Osho: Aspettiamo una risposta?

Terra x Blog + Nero 2015

Davvero ci aspettiamo una risposta?

Osho: davvero ci aspettiamo una risposta alle nostre innumerevoli domande? Penso ci debba essere – per me e per ciascuno dei presenti – una domanda che ci definisce e che, se solo volessimo focalizzarla, avrebbe l’effetto di un raggio di luce. Questa domanda sarebbe di per sé sufficiente, e non avrebbe bisogno di alcuna risposta.

Di fatto, non esiste nessuna domanda che possa essere una risposta per voi. Qui la realtà non può essere soggetta a domande. Tutte le vostre domande non aspettano, in realtà, delle risposte, ma possono generare in voi un profondo turbamento. Se l’uomo al quale ponete le domande è uno studioso, un insegnante, allora può darvi una risposta che creerà a sua volta migliaia di altre domande. Voi vi siete presentati con una sola domanda, e lui vi ha dato una sola risposta; adesso quella risposta crea migliaia di altre domande – è ciò che accade da sempre in filosofia, in teologia: ogni domanda conduce a una risposta, e quella risposta conduce a migliaia di altre domande. È una crescita costante.

Di fatto, se l’uomo al quale ponete le domande conosce, non risponde alle vostre domande: le distrugge. Il Maestro cerca di liberarvi dalle domande; non sostituisce alle vostre domande una risposta, perché in quel caso sarebbe un tormento. Questo è il lavoro reale di un Maestro, di un mistico: prima o poi, porta le persone che sono con lui al punto di sentirsi senza più domande. Non avere più domande: questa è la risposta.

Non ci sono risposte… quando sentirete di non avere più domande, non sarà perché tutte le vostre domande sono state demolite. Non è che voi arriviate a una risposta nascosta. No, non c’è nulla di nascosto. Tutto il ciarpame è stato rimosso. Sentirete soltanto una chiara e limpida consapevolezza e, questa, è la risposta… non una risposta a una qualsiasi domanda, ma lo stato dell’essere senza più domande è la risposta che tutti voi continuate a cercare. Ogni domanda è un peso, ogni domanda è una ferita, ogni domanda è una tensione. Essere senza più domande significa essere completamente liberi da tutte le domande…

C’è un aneddoto nella vita di Mevlana Jalaluddin Rumi. Stava lavorando con i suoi discepoli nel deserto, in un piccolo monastero. Alcuni viaggiatori di passaggio, spinti dalla curiosità, si fermarono ed entrarono. Videro in cortile gli studenti e i discepoli seduti e Mevlana – Mevlana significa “l’amato Maestro” – Mevlana Rumi dava loro delle risposte. I viaggiatori si annoiarono, a causa della stranezza delle domande e delle risposte… proseguirono il loro viaggio. Dopo anni di viaggi, sulla via del ritorno, si fermarono di nuovo per vedere cosa stava accadendo. C’era soltanto Mevlana Rumi seduto in cortile: con lui non c’era nessun discepolo. Rimasero davvero stupiti: cos’era accaduto? Si avvicinarono a Rumi e gli chiesero: “Cos’è successo?” Mevlana rise. Rispose: “Questo è il mio lavoro. Ho distrutto tutte le loro domande e, quando si sono trovati senza più domande, ho detto loro: ‘Andate e fate la stessa cosa con gli altri: distruggete le loro domande. E se non riuscite a distruggere le domande di qualcuno, mandatelo qui da me’!”

Quando tutte le domande saranno rimosse, sarai tornato bambino, completamente innocente. Allora la tua mente non potrà che essere silenziosa e non ci sarà più possibilità che ti disturbi. Una grande serenità… Questa è la risposta. Non è fatta di parole, e non è diretta a una domanda in particolare: è soltanto uno stato di silenzio.

Osho

Fonte del Post: http://www.meditare.net/wp/quesiti/davvero-ci-aspettiamo-una-risposta-osho/

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