Osho: Dal nulla.

Dal nulla.

“Non c’è nessuna fine e nessun inizio.” Osho

Nell’esistenza nulla è mai creato: è un inizio costante e senza fine. Il concetto stesso di creazione è puerile ed è irrilevante per ciò che concerne l’esistenza. L’esistenza è sempre esistita: non è mai stata creata e non potrà mai essere distrutta. La parola creazione significa dal nulla – e dal nulla non nasce nulla. Il mondo, la creazione, sono in continuo mutamento, ma nulla potrà mai essere creato o distrutto.

Il mutamento è la realtà. E con mutamento intendo dire che soltanto la forma cambia, non la sostanza; l’essenza resta sempre la stessa. E questo mutamento è continuo, è eterno; quindi, né le cose né le anime sono create. E se le cose non sono create, il concetto di creazione delle anime diventa assurdo. Un’anima creata non può essere un’anima; se un’anima si potesse creare, sarebbe soltanto una cosa.

Ma per la cosiddetta persona religiosa, la creazione è rilevante, perché noi abbiamo concepito dio come il creatore e, senza creazione, che ne sarebbe del creatore?

Dio non è il creatore, dio è l’esistenza stessa. Dio non è separato dalla sostanza stessa della realtà; non è il creatore della realtà, è la realtà stessa. Questa dualità – dio e il mondo, il creatore e il creato – è dovuta al nostro modo dualista di pensare. La nostra mente continua a creare dualità, ma la realtà è una. Dio non è il creatore, ma la creazione, l’energia, la forza, la sostanza fondamentale del Tutto.

Non possiamo pensare a dio in quanto creato, perché, se così fosse, non sarebbe dio, diventerebbe un oggetto. Lo stesso vale per l’anima: l’anima non è un fenomeno creato. E non solo l’anima: perfino la materia non è un fenomeno creato.

Oggi, anche la scienza è giunta a riconoscere che nulla può essere creato e nulla può essere distrutto. Anche quando la materia è convertita in energia e l’energia è convertita in materia, non si tratta di distruzione e non si tratta di creazione: la quantità rimane invariata. Se la materia è convertita in energia, potremmo dire che viene distrutta, poiché scompare, ma non è così. Infatti la materia stessa è una forma dell’energia: si tratta di una forma diversa, ma è pur sempre energia.

La totalità dell’esistenza non cambia, non diminuisce: per il Tutto non fa alcuna differenza che A cambi in B e B in C. Al Tutto non è possibile aggiungere una sola particella, né se ne può sottrarre una. Questa quantità totale è dio.

La prima cosa da comprendere è che nulla è stato creato. L’esistenza è. L’esistenza esiste, senza nessun inizio e senza nessuna fine, ma implica moltissimi cambiamenti.

La nostra mente ha generato una seconda dualità: quella di mente e materia, di corpo e anima. Questa è, di nuovo, una differenza creata dalla mente; nella realtà esiste solo l’uno: il corpo ne è una forma e l’anima ne è un’altra.

Ecco perché, proprio come è possibile convertire la materia in energia e l’energia in materia, il corpo è continuamente trasformato in consapevolezza e la consapevolezza è continuamente tramutata in corpo. Non c’è un punto dove poter dire che il corpo finisce e inizia la consapevolezza; non esiste una linea di demarcazione.

Corpo e anima non sono due cose, ma solo i poli di un’unica esistenza: a un polo sei consapevole del corpo e all’altro c’è la consapevolezza. L’esistenza è una: uno delle sue polarità è la consapevolezza, l’altra è il corpo. Se diventi sempre più consapevole, diventi un’anima; se diventi sempre meno consapevole, diventi soltanto un corpo.

Il concetto che tutti hanno un’anima è fuorviante: dà l’impressione che l’anima sia qualcosa che già si possiede, ma non è così. È una possibilità, una potenzialità… è un fiorire. Corpo significa energia inconsapevole e anima significa energia consapevole; l’energia è la stessa. Guardala in questo modo: la materia è potenzialmente anima e l’anima è la materia giunta alla sua piena fioritura.

Dimentica completamente il concetto di creazione e dimentica qualsiasi concetto di dualità. Solo in questo caso potrai scendere in profondità nell’esistenza stessa.

Tratto da: “The Great Challenge”, Cap. 10, di Osho

Fonte: http://oshoite.blogspot.com/2018/07/dal-nulla.html

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