Pierre Lévy: Eden.

Eden.

Non ti attaccare.
Non respingere.
Lascia i concetti.
Vedi le cose per come sono.
Lo spazio si apre.

Tutto è in te.
Tu sei in tutto.
Non ti manca nulla.
Non ti aggredisce nulla.
Non vi è più nessun ostacolo.

Pierre Lévy

“Non c’è niente da volere, niente da fare. Il mondo è già stato creato. Non dobbiamo fare altro che ricevere i doni innumerevoli che ci vengono dati ogni secondo: la vista, l’udito, la ricchezza dei sentimenti, la profondità e la luminosità degli esseri. Dio è ciò per cui ogni gioia viene al mondo.

Ogni volta che sorge la bellezza, allo stesso tempo, Dio viene al mondo. Dio è molto facile da trovare. È nel più intimo della gioia di esistere, di respirare, di sentire. Quando meditiamo, smettiamo di agire. Smettiamo allo stesso modo di essere agiti dall’irritazione e dalla mancanza che osserviamo venire e dissolversi.

È sufficiente lasciare l’agitazione per rendersi conto che possiamo lasciare il mondo così com’è, che possiamo godere della semplice esistenza sempre presente, sempre disponibile. Lo shabbat ha lo stesso significato. Durante questa meditazione settimanale è vietato lavorare. È vietato creare. È il momento per godere di una creazione continuata, che non ci richiede alcuno sforzo. È il momento per entrare nella danza cosmica.

Proprio come il Giardino dell’Eden, il Nirvana non può essere né prodotto, né costruito. Smettiamo semplicemente di desiderare, di agire, di manipolare, di fabbricare, di calcolare, per accontentarci di essere attenti al mondo, a noi, al nostro corpo, alle nostre emozioni, al libero gioco del nostro intelletto.”

Tratto da: “Il fuoco liberatore”, di Pierre Lévy

Fonte del Post: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2017/03/leden.html

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