Puoi dire che nulla è cambiato?

Come puoi dire ancora che nulla è cambiato?

Amata anima, sei stanca, sei stremata ed è comprensibile. Hai combattuto molte battaglie e non solo in questa vita. Da lungo tempo attendi la pace, da lungo tempo attendi la quiete, da lungo tempo attendi di giungere a quella nuova riva che porta promesse di amore, realizzazione e gioia.

Eppure, ancora ti trovi tutti i giorni a muoverti in una realtà, in una dimensione che percepisci pesante, densa, che ti tiene giù. Ancora devi fare i conti con la sopravvivenza, con la mancanza di denaro, con la mancanza di leggerezza, con la mancanza di energia, e ti chiedi:

“Ma tutto questo non cambierà mai? Quando approderò a quella riva quieta che da tanto mi viene promessa? Quando riceverò la giusta ricompensa per tutti i miei sforzi, per aver attraversato tutto questo dolore?”.

E ti trovi a pensare che, nonostante tutto quello che hai fatto, tutte le lotte, le pulizie, le comprensioni che, con tanta tenacia, hai portato alla tua mente e al tuo cuore, non è cambiato nulla, stai ancora annaspando.

Ma ti stai ingannando.

Il tuo bisogno di tornare a respirare, di vivere una vita nuova e diversa, di vivere una dimensione che ti accolga, ti impediscono di vedere quanto è avvenuto in te e nella tua esistenza. Quanti cambiamenti, quante rivoluzioni si sono già palesate di fronte ai tuoi occhi, ancora chiusi.

Ricordi quando hai iniziato a percepire la voce della tua anima che ti spingeva ad interrogare in te stessa e ti sentivi sola e smarrita? Ricordi quanto ti fosse impossibile trovare altre persone, altre anime come te che potessero comprendere ciò che stavi attraversando? Ricordi quanto difficile fosse trovare risposte ai tuoi tanti interrogativi? Ricordi quanto doloroso fosse essere ciò che realmente sei e doverti in continuazione mascherare perché le persone intorno a te non ti considerassero folle o strana o diversa?

Osserva ora quanto è diverso il tuo mondo.

Osserva con quanta facilità ti dai, ora, il diritto di parlare come realmente vuoi parlare, di leggere nelle parole di altri esattamente ciò che avviene dentro di te, di condividere con anime affini le tue esperienze, le tue paure, il mondo magico in cui vivi.

E’ la prima volta, in questa dimensione terrena, che senti di avere il diritto e il permesso di essere semplicemente chi sei e di esprimerti con i termini che provengono dalla tua anima.

Celebra per questo!

Forse ancora non riesci a farlo con la tua famiglia, con quelle persone con le quali sei cresciuta e che ti conoscono in un modo diverso, addomesticato. Forse ancora non riesci ad esprimerti completamente con le persone con cui lavori. Ma osserva quanta libertà sta conoscendo la tua voce.

Ha davvero importanza se il tuo mondo interiore non può ancora essere espresso con il tuo vicino di casa, quando hai una moltitudine di persone, di anime, che risuonano con la tua e ti fanno sentire accolta, capita, parte di una comunità, anche se sparsa in angoli diversi del paese?

Prova a ricordare quella solitudine ed osserva ora quale enorme trasformazione sia avvenuta intorno a te. La magia, l’energia, le dimensioni, sono ora argomenti di cui puoi parlare liberamente, di cui puoi chiedere, a cui puoi rispondere, senza temere di venire perseguitata o criticata o allontanata o uccisa.

E arriverà un giorno, non lontano, in cui anche le persone intorno a te ti chiederanno di quegli stessi argomenti che per tanto tempo hanno ridicolizzato e ti vedranno veramente come sei, vedranno la tua bellezza, la tua luce, il bagliore della tua anima.

Dici che nulla è cambiato, che in fondo è tutto ancora come in passato.

No. È tutto differente ora.

Ma le tue abilità, i tuoi talenti, i tuoi doni, ti hanno resa talmente pronta, sono diventati talmente normali per te, da considerarli cosa banale.

Ti accorgi di quanto facilmente trovi ora risposte ai tuoi nodi interiori? Quanto facilmente comprendi ciò che avviene in te senza dover chiedere ad altri? Ti accorgi di quali enormi sfide continui, tutti i giorni, ad attraversare, ma sei così profondamente temprata ed allenata, da non sentirne quasi più il peso, nonostante la stanchezza? Da non provare nemmeno più paura, nonostante i tuoi fantasmi, la tua ombra, le tue emozioni più dolorose continuino incessantemente ad attraversarti? Comprendi la grandezza della tua anima, di ciò che sei, del percorso che hai compiuto e che ti ha reso un essere così talmente pronto al cambiamento da non accorgertene nemmeno più?

E’ vero, la realtà intorno a te, forse, non ha ancora aderito alla tua nuova forma, non si è ancora accordata alla tua nuova melodia interiore, ma questo solo perché la materia impiega più tempo lineare per modificarsi, per riorganizzarsi. Ma all’interno, nel tuo nucleo, in ogni tua cellula, tutta la realtà è già profondamente mutata. Quella riva quieta tanto inseguita è già pronta ad accogliere i tuoi passi.

Se la realtà fisica ancora non rispecchia il nuovo e ti illude che le cose non siano cambiate, osserva te stessa anima antica. Riporta alla memoria gli innumerevoli passi fatti, di incarnazione in incarnazione, quando la densità non prometteva veramente nulla di diverso e la luce dentro di te era solo un lieve ricordo.

Hai cambiato il tuo intero sistema, sei così abituata, ormai, ad essere una creatura magica da non meravigliarti nemmeno più, quando modificando i tuoi pensieri modifichi il mondo, quando, desiderando qualcosa, questo ti giunge, quando parlando con i mondi sottili i tuoi aiutanti invisibili ti rispondo con voce umana. Non ti meravigli più delle sincronicità che ogni giorno attraversano il tuo cammino, dove basta fare una domanda all’universo per ricevere immediata risposta, dove basta parlare di una persona per incontrarla, dove basta pensare ad un libro per trovartelo tra le mani.

Desideri così tanto arrivare a quella riva quieta, anima antica, da aver perso di vista la traversata maestosa che stai ora concludendo. Volgi il tuo sguardo indietro, osserva da dove sei venuta, chi sei stata per buona parte di questa vita, quando la realtà era solo ciò che vedevi, ciò che ti avevano insegnato.

E osserva ora, è ancora così?

No. Sai che tutto è profondamente mutato, nulla è come lo avevi conosciuto, soprattutto tu.

Ricordati, se continui a guardare dove ancora non c’è il nuovo, continui a restare lì, perché la tua coscienza è dove volgi la tua attenzione. Sposta lo sguardo e riconosci tutto il nuovo che già c’è. Rendi grazie a te stessa per esservi giunta, porta al nuovo la tua coscienza, così che il vecchio non sia più trattenuto dalle tue aspettative e dalle tue lamentele.

Anima antica, prendi coscienza del NUOVO che ai tuoi immortali occhi già sembra “normale”, ma non lo è.

E vivilo.

Tratto da: “Ricordati chi sei, anima antica, come onda che ritorna al mare”, di Georgia Briata

Fonte: http://www.iosonoilmiobuddha.it/2016/12/come-puoi-dire-ancora-che-nulla-e.html

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