Ramesh Balsekar: Effetti dell’insegnamento.

Gli effetti dell’insegnamento.

Nulla accade che non debba accadere, gli individui sono semplicemente dei personaggi all’interno di una commedia. Non c’è nessuno a cui dobbiamo nulla e nulla ci deve essere restituito; per questo non ha senso porre questioni riguardanti il biasimo o l’errore.

Quando un ricercatore analizza e pondera l’insegnamento di Ramesh per la prima volta, anche se ha iniziato la sua ricerca da moltissimi anni, resta spesso esterrefatto. Certi Maestri insegnano a combattere l’ego o ad uccidere l’ego. Invece Ramesh suggerisce di accettarlo.

Chi ha creato l’ego? La Sorgente lo ha creato e, in determinati casi, la Sorgente stessa lo sta distruggendo. Ramana Maharshi era solito dire: “La vostra testa è già in bocca alla tigre”. Questa sua famosa frase significa che non si può evitare il processo avviato dalla Sorgente e tanto meno tentare di combattere l’ego. Continuando a combattere l’ego, la tigre manterrà la bocca aperta per secoli. Accettando l’ego la tigre lo eliminerà in tre secondi, in un sol boccone.

Ramesh: In quale modo la comprensione ha cambiato la vostra vita quotidiana? Se l’insegnamento non apporta dei benefici nella vostra vita di ogni giorno, è perfettamente inutile.

La Vita diventa più semplice, non più facile.

 

Segue un colloquio tra Ramesh e un allievo:

Ramesh: In seguito alla comprensione, pensi che la tua vita diventerà più facile, nel senso che ci saranno meno difficoltà da affrontare?
Michael: E’ possibile, ma non mi interessa.

R.: Bene. Spero che tu comprenda che comunque non dipende dall’insegnamento.
M.: Si

R.: Non possiamo sapere se la vita diventerà più o meno facile. Se lo diventerà, lo speriamo entrambi, non dipenderà certo dall’insegnamento.
M.: Giusto.

R.: Se era nel tuo destino, sarebbe stata facile anche se non fossi venuto qui. Da un certo punto di vista la tua vita diventa più semplice. Quale è la tua opinione?
M.: Sono d’accordo

R.: Michael, perché la vita diventa più semplice e in quale modo? Perchè c’è meno coinvolgimento?
M.: Esatto. (c’è meno coinvolgimento)

R.: E non è giusto?
M.: Ad un certo punto mi sono reso conto che non potevo controllare tutta la creazione, soltanto il Creatore lo può.

R.: Giusto.
M.: Allora è meglio lasciare il timone nelle sue mani.

R.:  Anche questo è giusto. Significa che Michael è sempre meno coinvolto. Non è vero?
M.:  Assolutamente.

R.: E ciò significa che Michael accetta la vita come viene. Michael accetta “Ciò che E’” in ogni momento, senza cercare di cambiarlo. Non è così?
M.: Sì.

R.: Quindi la vita diventa più semplice perchè c’è meno coinvolgimento. E c’è meno coinvolgimento perchè c’è una maggiore accettazione di “Ciò che E’”. E’ semplice, ma la gente lo trova complicato? Perchè? Tu cosa pensi?
M.: Finché crediamo di dover o poter fare qualcosa, non possiamo evitarlo.

R.: Totalmente giusto.
M.: Solo la grazia può cambiare questo fatto.

R.: Sono d’accordo anche su questo punto. Quindi il dilemma è ritenere di essere colui che agisce, ovvero l’ego. L’ego viene definito in vari modi, ma in realtà l’ego significa “ritenere di essere colui che agisce”. Una signora mi ha telefonato da Madras per chiedermi: “E’ vero che hai detto che siamo tutti dei pupazzi?”. Ho risposto: “Sì, e il grande saggio chiamato Rumi è d’accordo con me”. La signora ha proseguito sottolineando: ”a me sembra tanto difficile accettare che siamo tutti dei pupazzi!”. Che ne dici Michael?
M.: Ancora una volta, questo rifiuto viene dal nostro senso di essere colui che agisce.

R.: Sì; è facile pensare che tutti sono dei pupazzi, ma è davvero difficile immaginare che ‘io’ sia un pupazzo o una marionetta. Non solo si pensa di essere colui che agisce, ma anche di avere il libero arbitrio, non è vero? La gente prova difficoltà ad accettare di essere semplicemente dei pupazzi, perchè non è preparata ad accettare che il libero arbitrio non esista.

Tratto da: “Libero arbitrio o destino: a «chi» importa?” Gli insegnamenti unici di Ramesh Balsekar

Commento: “Il senso più profondo di questo colloquio potrebbe essere il seguente: non identificarti con l’attore; quanto più ne diventi consapevole – l’ego si dissolve – e ti accorgi che la tua vera natura è di essere tutt’uno col Regista.

Fonte del Post: http://www.meditare.net/wp/maestri/gli-effetti-dell-insegnamento-ramesh-balsekar/

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