Evoluzione spirituale.
Domanda: Parlare di “evoluzione spirituale” presuppone un coinvolgimento nel tempo?
Ramesh Balsekar: Certo. Tutto il processo avviene nello spazio-tempo fenomenico.
D.: Che cos’è coinvolto nel tempo? Il meccanismo corpo-mente?
R.B.: Oh, no. E’ la coscienza identificata, la Coscienza che si è volontariamente identificata con un organismo individuale.
D.: Perché è accaduto?
R.B.: Perché la LILA, il gioco, questo sogno cosmico, potesse prodursi. Il processo di identificazione è continuativo: vengono create sempre nuove creature, sempre nuovi essere umani, perché in essi avvenga l’identificazione. Ma l’identificazione segue un percorso evolutivo: a un certo punto, la mente si volge all’interno e ha inizio un processo di disidentificazione.
Questo processo richiede molto tempo e molte nascite. Il gioco, nella sua globalità, è: prima l’identificazione, poi volgersi all’interno della mente e, infine, la disidentificazione. Ma, attento: tutto questo è un concetto, utile comunque a suscitare la comprensione ultima.
D.: Quindi, la parola “evoluzione” è un concetto utile soltanto all’individuo identificato?
R.B.: Esatto.
D.: E perché è necessario un concetto?
R.B.: Perché, attraverso l’identificazione, si è prodotto il concetto di individuo. Una volta prodottosi il concetto di individuo, diventa necessario il concetto di Dio. Se venisse accettata l’impersonalità, dove sarebbero l’individuo e Dio?
Tratto da: “La coscienza parla”, di Ramesh S. Balsekar
Fonte: https://www.meditare.net/wp/maestri/evoluzione-spirituale-ramesh-s-balsekar/