Resettare la mente.

Reset.

Credi che il tuo percorso esistenziale ti stia conducendo verso la gioia o, perlomeno, verso un minimo di tranquillità, di felicità? No, ti sbagli; è ciò che ti han fatto volutamente credere. In realtà, e sin dal principio, sei stato letteralmente incatenato a un’incredibile serie di luoghi comuni, regole, pregiudizi, alimentati a loro volta da paure e timori propinati ad hoc. Poi ti hanno suggerito una copiosissima serie di astuti accorgimenti per lenire i disagi causati dalle coercizioni psicologiche cui sei stato così sottoposto.

Ora hai tutti gli strumenti per sopravvivere, ma ti manca l’essenziale, l’unica realtà che non può esserti sottratta, da cui la pseudocultura vigente ha tentato in tutti i modi di distoglierti, te stesso, l’essenza, ciò che fosti prim’ancora di nascere, il volto originale prima che fosse imbrattato da miriadi di folli imbianchini. Tuttavia, hai tempo per rimediarvi. Certo, non avrai più il supporto consolatorio che le giaculatorie ipnotiche che i finti saggi, sparsi un po’ dovunque, ti propinano, ma con un semplice gesto d’immenso amore per la vita ne verrai fuori: “reset, fai silenzio e taci, rimani inmobile e lascia che l’esistenza accada, medita”. E pian pianino rispunteranno quei benedetti fiori che persino la più provvida delle primavere ti aveva oramai negato. E vedrai finalmente il tuo mondo per ciò che è, un’oasi in cui soffermarsi e non più un campo di battaglia dove lottare.

Com’è che si resetta la mente? In realtà non c’è nessuna alchimia da compiere. Ora come ora, la tua coscienza è come l’acqua torbida di uno specchio lacustre agitato. Meditare è attendere che ritorni a essere limpido. E avverrà, non è una promessa.

Il tuo solo è unico – si fa per dire – impegno è la “presenza”. Siedi o distenditi e sii presente. Il tuo orizzonte metafisico diverrà sempre più luminoso. Presenza, in questo caso, equivale a essere attenti a tutto ciò che accade, ma senza interferire. Io seguo, con discrezione, il flusso naturale del respiro, ma è possibile anche contemplare un’idea, un simbolo o un sentimento edificante. Poi apro gli occhi e osservo! Ti eri mai accorto che il cielo fosse così limpido?

Reset

C’è il tempo per illudersi,
poi quello per ricredersi.
C’è il tempo per sognare,
poi quello per svegliarsi.
C’è il tempo per soffrire,
poi quello per stupirsi
di quanta gioia esista
celata dietro i veli.
C’è il tempo per lasciare
che il mondo giri in tondo
e tu, con lui, un po’ triste,
ma finalmente libero
di coglier fiori ovunque,
ricevere sorrisi
da chi ha già deciso
– di ritornar daccapo? –
di resettar la mente.

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Fonte del Post: http://www.meditare.it/wp/meditazione/reset/

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