Riflessioni: Cosa si vede nel mondo?

Big-Bang-21

Osservando la situazione attuale.

Da parecchi anni sto cercando di osservare, il più equanimemente che mi è possibile, ciò che accade nel mondo e nell’interiorità dell’essere umano. Ovviamente, quando parlo di interiorità, faccio esclusivamente riferimento alla “mia”, non certo a quella degli “altri”, pur sentendo che gli altri sono me… ma non voglio certo dare nulla per scontato.

Cosa si vede nel mondo?
Personalmente non leggo quotidiani e non guardo telegiornali, ma assumo le informazioni dalla rete; dopo anni di navigazione ho scremato numerosissime “fonti”, quelle che si sono dimostrate, generalmente, inattendibili. Per inattendibili non intendo che “dipingono” una situazione in un modo, piuttosto che in un altro, magari a me più gradito, o al quale do più credito in base alle mie convinzioni, bensì intendo che c’è chi trasmette notizie su fatti inesistenti – cioè crea deliberatamente un fatto, altrimenti inesistente – o chi non trasmette notizie su fatti esistenti, col risultato che se il fatto non viene riportato, allora non esiste, quindi non è un fatto. Questi atteggiamenti si chiamano disinformazione, occultamento, false flags.

Detto questo, ritorniamo alla domanda iniziale: Cosa si vede nel mondo?

Anche chi non dà molta attenzione ai fatti che si svolgono intorno a noi, non può non essere al corrente dei numerosi eventi naturali estremi e spesso catastrofici che flagellano la terra ed i suoi abitanti. Tsunami, tifoni, tornado, meteoriti, smottamenti, sinkholes, alluvioni, tempeste di fulmini, rumori o suoni sconosciuti che si odono sia nelle città sia in luoghi non abitati, eruzioni vulcaniche, morie di pesci e uccelli, spiaggiamenti di cetacei, sparizione o riduzione delle api, strane nuvole nei cieli, epidemie… devo continuare? No, basta già così. Questo per quanto riguarda la natura.

E per quanto riguarda gli uomini?
Crisi economica, crisi dell’euro, crisi della democrazia, crisi dei valori, tamburi di guerra, nuovo ordine mondiale, illuminati, schiavitù dilagante, elites disumane, politica sempre più corrotta e avida, multinazionali padrone del mondo, ogm, scie chimiche, manipolazione mentale, microchip, maestri spirituali che chiedono migliaia di euro l’ora, religioni ipocrite e disgreganti, società civile che di civile non ha proprio più nulla, sfruttamento di risorse e dell’umanità, inquinamento, pornografia, pedofilia, killer psicopatici, terrorismo… soldi, soldi, soldi… anche in questo caso, basta così, vero?

 E che dire poi dei numerosi ritrovamenti archeologici e degli oopart, che ridisegnano la storia dell’umanità, insieme a nuove traduzioni – più contemporanee – di testi sacri, che parrebbero convalidare questi stessi ritrovamenti… o di avvistamenti di ufo nel cielo, sempre più numerosi a tutte le latitudini del pianeta, di Nibiru, degli Anunnaki, del ritorno degli dei o, chissà, magari anche di Cristo?

Emotivamente siamo sottoposti ad un “bombardamento” senza precedenti, almeno per quanto riguarda gli ultimi 30 anni… non sono poi tanto datato e prima non c’ero. Le emozioni che più vengono vissute, in queste condizioni, sono la paura e la rabbia, fino ai loro picchi estremi, mentre i più di noi stanno affogando nel caos, nella confusione più totale, nell’ansia, incapaci di vedere una via d’uscita, impotenti e sempre più ammalati. Stiamo assistendo al crollo di tutti i “nostri” punti fermi. Tutto si sta sgretolando davanti ai nostri occhi. Pare veramente di essere alle battute finali di un dramma, immediatamente prima che il sipario cali. Ed è in queste particolari condizioni emotive che l’essere umano cerca disperatamente qualcosa o qualcuno che lo salvi e che salvi le sue cose, le sue conquiste, le sue privilegiate condizioni di vita… già, proprio le sue cose, perché di cose, od oggetti, o possessi si tratta.

In quanti si stanno chiedendo se possa o meno esserci una corresponsabilità personale, di ognuno di noi, in tutto ciò? Quanti, invece, stanno solo cercando disperatamente di salvare se stessi e continuare tutto come prima, a pancia ben piena? Quanti stanno cercando di rendersi conto di come sono fatti dentro, cioè di come funzionano i loro schemi mentali e di credenze e di cosa comportano? Quanti, invece, continuano a guardare solo là fuori, giudicando e accusando tutto e tutti? Quanti si sentono direttamente investiti da una grande responsabilità, in confronto a quanti sono capaci, solamente, di pretendere che siano altri a risolvere le cose per loro? In quanti riconoscono che ciò che si vede là fuori proviene da dentro se stessi?

Diceva il Mahatma Gandhi: “Sii tu, per primo, il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.

Ecco perché non mi interessa cercare di dare una chiave di lettura a ciò che sta accadendo; nessuno conosce la Verità, tanto meno “io”. Nessuno ha la possibilità di conoscere ogni aspetto di ciò che è, tanto meno “io”; quindi a che serve tentare di farsi un’idea su tutto ciò? Con una “visione” limitata si può giungere, esclusivamente, a conclusioni arbitrarie… e quindi che ce ne facciamo? Nulla di nulla.

Confesso che non mi interessano nemmeno più le profezie, perché non ci lasciano altro, se non la possibilità di crederci o meno e, mi dispiace tanto, ma non appartengo più nemmeno alle schiere dei credenti. Infatti, non mi interessano nemmeno più né la politica, né la religione istituzionalizzata – qualsiasi essa sia – né la morale, o l’etica, o l’economia… persino la cosiddetta società civile non mi interessa più. Queste sono tutte invenzioni… invenzioni create ad arte per dividere, per generare separazioni, competizioni, conflitti; e nessuno può sapere, nemmeno, se siano stati gli uomini ad inventarsele, o se sia stato qualcun altro a immetterle in noi, come condizionamento atto a portare, occultamente e gradualmente, ad un controllo totale, schiavizzante, a vantaggio di pochissimi. Chi può dirlo con certezza? Proprio nessuno.

Se ci pensiamo bene, non possiamo nemmeno essere certi di vivere, o meglio, che la realtà quotidiana che viviamo sia veramente la Vita. Personalmente sono certo che non lo sia… ma ti assicuro che non è né una credenza, né una convinzione.

Rinnego ogni valore di questo mondo, quali il credere, l’autorità, la sicurezza; non mi interessano più nemmeno i desideri, tanto cari alla maggior parte dell’umanità – altrimenti il libro The Secret, o La Legge dell’Attrazione avrebbero venduto solamente due copie a testa, no? – non mi interessa cercare di capire, non mi interessa cercare di far sì che le cose vadano come voglio “io”… non mi interessa nemmeno più questo benedetto “io”… sto buttando via tutta la spazzatura che incontro dentro di me, ovviamente se la incontro e quando la incontro, visto che non sono certo un realizzato in vita.

Da quanto mi pare di vedere, sembra che il subbuglio esterno a me rispecchi esattamente il subbuglio interno a me, con eventi di grandi proporzioni, scrolloni che si sentono ben forti, scelte che stanno giungendo in fondo, direzioni che la personalità non avrebbe mai voluto prendere, mentre ciò che accade non mi pare che sia dovuto al caso e nulla si può fare perché non sia così com’è.

Forse siamo giunti veramente ad un bivio che, come tutti i bivi, ci mostra due sentieri da percorrere. Uno è quello di continuare, ad oltranza, con questa stessa direzione, l’altro è quello di intraprenderne una completamente diversa. Ma diversa in che? Nell’orientamento? Nelle scelte? Nelle azioni? Nei paradigmi? Ma figuriamoci!!!

Essere presenti, o meglio, Essere Presenza… Essere e basta, liberi da tutti i costrutti ideologici della mente.
La mente non sente nulla; non sente la Vita, non sente l’Amore, non sente la Bellezza e nemmeno la Gioia.
La mente non è integra, non conosce l’Integrità, né la Verità, dal momento che qualcosa di limitato non può nemmeno concepire ciò che è senza limite.

Questo è il bivio: Essere… o non-essere, perseverando nel credere di essere qualcuno che possa fare qualcosa, magari ritenendo anche di avere ragione.

Ritornando al discorso iniziale: Allora… Che cosa sta accadendo?

Sta accadendo che la nostra interiorità viene messa “a nudo” attraverso la cosiddetta realtà esterna e, se non ci rendiamo conto di ciò che siamo veramente… se non gettiamo via maschere e finzioni… se continuiamo a credere a questo o a quello… se chiediamo ancora autorità per tenere tutto a posto… se non ci accorgiamo di come interagiamo con la “realtà”… se restiamo ipnotizzati dalla mente e dalla sua creatura – l’identificazione corpo-mente o ego – il gioco finirà piuttosto “male”. Questa non è una previsione, né una profezia, è soltanto il meccanismo attraverso il quale funzionano le cose. La separazione porta inevitabilmente al conflitto e il conflitto è distruzione e morte.

E allora che cosa finirà? Per gli illusi… tutto. Mondo, perdita, sofferenza, distruzione e morte…
E per chi non si illude più, che cosa finirà? Se l’illusione è già finita, altro non può finire, perché altro non esiste. Solo la Vita E’… tutto il resto va e viene.

Ma come sempre, tutto questo lo puoi “vedere” solamente Tu.

Con affetto, Sid… Love*

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