Rupert Spira: La pura Coscienza è sveglia.

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La pura Coscienza è sempre Completamente Sveglia.

I.: = Interrogante
R.S.: = Rupert Spira

I.: La coscienza ha bisogno di questi corpi per sperimentare il mondo ed in alcuni stati, come ad esempio nel sonno proondo, essa riposa in se stessa ed il mondo scompare. Ma come posso affermare di essere consapevole nello stato di sonno profondo, se non c’è forma, se non c’è memoria?
R.S.: Tu ti stai riferendo ad un’esperienza chiamata “sonno profondo”, quindi, quando parli di questa esperienza a cosa ti riferisci esattamente? Se ti riferisci ad essa, devi ricordartela e se te la ricordi, devi averla imparata. Allora, a cosa ti riferisci?

I.: Alla sensazione di avere come uno spazio vuoto …
R.S.: E cos’è consapevole di quello spazio vuoto?

I.: La consapevolezza? Ma non c’è nessun “io” che, però, lo può affermare.
R.S.: Siccome stiamo parlando della nostra esperienza, dobbiamo essere in accordo con i nomi che utilizziamo, quindi, qualinque cosa sia che è consapevole della nostra esperienza, non importa come la chiamiamo… la chiamiamo consapevvolezza perchè è presente e consapevole; a me piace chiamarla “io”, perchè è ciò che noi siamo. E’ vero che essa, senza emergere nella forma della mente, non può chiamare se stessa “io”.

“io” è il nome che la mente dà alla sua propria natura; in assenza di una mente non ci sono nomi nè forme. E’ il pensiero che dà un nome all’esperienza ed è la percezione che dà all’esperienza una forma ed in assenza di una mente non ci sono pensieri, nè percezioni, quindi non ci sono nè nomi nè forme, ma c’è solo pura coscienza, pura coscienza, sempre presente ed illimitata, che è la sostanza, la realtà, il sottofondo di ogni esperienza.

Quando i pensieri e le percezioni riappaiono nello stato di sogno e nello stato di veglia, il sè separato non si sveglia, perchè la pura coscienza è già completamente sveglia. Nel sogno e nello stato di veglia, semplicemente, i pensieri e le percezioni appaiono nella pura coscienza, ma non vengono messi lì dentro dall’esterno; nessuno ha mai sperimentato un “esterno” della coscienza e quando i pensieri e le percezioni sorgono nello stato di sogno o di veglia appaiono come blocchi di ghiaccio in un secchio d’acqua, come precipitazioni locali dell’acqua, o come immagini su uno schermo, che temporaneamente colorano lo schermo. Ma in ogni caso, tutto quello che c’è nel ghiaccio è acqua, tutto quello che c’è nelle immagini, in realtà è lo schermo. Tutto quello che c’è nell’esperienza, in realtà, è pura coscienza. […]

A questo punto, non mi resta che augurarti una “cosciente” visione del video.
Con affetto, Sid… Love*

Fonte

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