Salvatore Brizzi: Un nuovo paradigma.

Manifesto del nuovo paradigma.

Questo articolo riproduce integralmente il primo capitolo del Librodi Draco Daatson.

Cos’è un paradigma? Un paradigma è una visione del mondo condivisa dalla maggioranza delle persone in un dato periodo storico.

Per esempio, il nostro attuale paradigma è ancora quello meccanicistico, dove le persone e gli oggetti della realtà vengono percepiti come “enti” autonomi, separati da uno spazio, che agiscono gli uni sugli altri, secondo il principio di causa-effetto. A chi infatti verrebbe in mente di dubitare che le persone e le cose siano oggetti separati, determinati da confini ben definiti, che interagiscono tra loro?

Io, mia moglie, mia suocera e la mia automobile siamo oggetti separati che interagiscono fra loro. Questa è la visione del mondo che abbiamo tutti sotto gli occhi, ed è quella socialmente e scientificamente accettata oggi. Ciò significa che all’interno di questo paradigma si muovono le scienze, le religioni, la psicologia, l’economia, la politica e, soprattutto, l’educazione.

Più in generale, possiamo dire che un paradigma rappresenta la modalità attraverso la quale l’essere umano vede e indaga l’Universo, nell’ambito di un determinato periodo storico. In altre parole, si tratta del modo di intendere la vita più comune e socialmente accettato. Il paradigma all’interno del quale vive un’intera civiltà non è così evidente, è qualcosa di implicito nei comportamenti stessi, tanto che non è nemmeno necessario verificarlo, in quanto viene essenzialmente dato per scontato. Per esempio, non viene ritenuto necessario verificare scientificamente che io e il mio cane siamo due enti separati, perché questa verità viene data per scontata, all’interno dell’attuale paradigma meccanicistico.

Lo scienziato medio, lo psicologo medio, il filosofo medio, il medico medio, l’insegnante medio… danno per assodato che la mia coscienza si trovi racchiusa dentro il mio corpo e il resto del mondo sia collocato fuori dai confini di questo corpo. Solo gli scienziati, i filosofi e gli artisti più geniali e innovativi giungono a mettere in dubbio il paradigma stesso, mentre gli altri, nei loro studi e nelle loro opere, si limitano a lavorare prendendo le mosse da esso, ossia a darlo per scontato.

Nell’attuale paradigma condiviso, se io allungo la mano per afferrare un bicchiere, sto agendo in un universo che si trova oggettivamente fuori di me, in quanto io mi trovo sempre solo dentro il mio corpo. Se qualcuno mi dà uno schiaffo oppure un bacio, questi provengono, ovviamente, da un universo che si trova oggettivamente fuori di me, e io, che vivo dentro il mio corpo, posso solo reagire a questi stimoli, dopo che si sono verificati.

Ma adesso è giunto il tempo, per i primi anfibi, di uscire dall’acqua e avventurarsi alla scoperta della terraferma. Con questo libro vi sto chiamando a tracciare una nuova strada per ottenere un mutamento di paradigma. La nuova concezione dell’Universo dice infatti che le persone e le cose non sono oggetti separati da noi, ma si trovano invece al nostro interno, dentro la nostra coscienza, la quale non è limitata dai confini del corpo fisico.

Il nuovo paradigma dice che il mondo è fabbricato dal nostro cervello ed è pertanto il prolungamento esterno di ciò che noi siamo interiormente. Il mondo smette di essere un pericoloso, gigantesco sconosciuto e si riduce a un riflesso della nostra interiorità.

Anziché attenerci al modo di pensare condiviso, saliamo sulle spalle dei più grandi illuminati del passato e del presente… e guardiamo oltre. Dilatiamo il nostro spirito fino a comprendere e superare Gesù, Buddha, Zarathustra e Osho. Immaginiamo un “uomo oltre l’uomo” che nemmeno Leonardo, Darwin e Nietzsche avevano osato predire.

Mi rivolgo a tutti coloro – uomini e donne – che si sentono pronti per un mutamento epocale del modo di percepire l’Universo. Questa è la naturale evoluzione della Legge di Attrazione di cui tanto si parla in questi anni. Mentre la Legge di Attrazione dice che ognuno di noi attira sempre solo persone ed eventi che inconsciamente vuole, il nuovo paradigma afferma che le persone e gli eventi non sono attirati, ma letteralmente creati dal nostro cervello, o meglio, dalla nostra coscienza, attraverso il nostro cervello. Ne risulta un mondo soggettivo, personalizzato. Non esiste più un mondo, là fuori, slegato da ciò che noi siamo.

Secondo questo nuovo punto di vista i parenti, i colleghi e gli amici vivono all’interno della nostra coscienza e noi – inconsciamente, senza rendercene conto – li manovriamo come burattini, affinché dicano e facciano proprio ciò che a noi serve di più per comprendere noi stessi. Loro, ovviamente, vivono la loro vita, ma questa s’incastra perfettamente con ciò di cui noi abbiamo più bisogno per la nostra evoluzione. È vero che il mondo ruota intorno a ciascuno di noi, ma questo vale per ogni essere umano. Viviamo all’interno di un gigantesco, magnifico puzzle.

Secondo il vecchio paradigma meccanicistico, se un ladro ci ruba il portafogli, ciò che è accaduto è che una persona, esterna a noi, diversa da noi, totalmente estranea alla nostra coscienza, ha agito dall’esterno, su di noi, per appropriarsi del portafogli. Secondo il nuovo paradigma, se un ladro ci ruba il portafogli, in realtà, siamo noi che, a livello inconscio, abbiamo creato quella situazione, materializzandola all’interno della nostra coscienza, al fine d’imparare qualcosa di utile per l’evoluzione del nostro essere.

Ogni evento che accade nell’Universo non è più vuoto di significato, come abbiamo creduto fino a oggi, ma diviene portatore di un senso.

La visione convenzionale, secondo cui chi conosce è diverso da ciò che è conosciuto, ipotizza un io che si troverebbe all’interno della nostra testa e che conosce il mondo esterno e agisce su di esso. Ma, nella realtà, non facciamo mai esperienza degli oggetti in quanto tali, cioè come entità indipendenti e separate dalla nostra coscienza. Gli oggetti appaiono sempre, solo, all’interno della nostra coscienza. Queste non sono unicamente ipotesi, bensì qualcosa di verificabile da chiunque entri in un determinato stato di coscienza.

Qual è l’incredibile conseguenza dell’imparare a ragionare secondo questo nuovo paradigma?

Se la realtà “esterna” non ha una vita sua, indipendente da noi, ma è solo un nostro riflesso, allora, imparando a modificare il nostro interno, possiamo ottenere enormi risultati all’esterno. Più penetriamo all’interno, più acquisiamo potere sull’esterno. «Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem» (= visita l’interno della terra, rettificando troverai la Pietra Occulta) recita il più famoso motto magico/alchemico. Questa è l’essenza di scienze antiche come Alchimia e Magia. Questa è la Pietra Filosofale.

Il mondo è dentro di te e tutto ti è possibile.

Salvatore Brizzi

Fonte del Post: http://www.salvatorebrizzi.com/2017/02/manifesto-del-nuovo-paradigma.html

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