Samael Aun Weor: Da un opposto ad un altro.

Da un opposto ad un altro.

Tutta la vita viviamo miseramente sbattuti da un opposto ad un altro: successo-fallimento, gusto-disgusto, piacere-dolore, trionfo-sconfitta, questo-quello… Bisogna riuscire a liberarsi dalla tirannia degli opposti. Questo è possibile soltanto imparando a vivere d’istante in istante, senza astrazioni di nessun tipo, senza sogni né fantasie.

Avete mai notato come le pietre di un sentiero siano pallide e pure dopo un acquazzone torrenziale? Non si può che mormorare un Oh! di ammirazione. Bisogna riuscire a comprendere questo Oh! delle cose, senza deformare questa esclamazione divina nella battaglia degli opposti.

Joshu chiese al Maestro Nansen: “Che cos’è il Tao? – La vita comune!, rispose il Maestro. – E come si fa per vivere in accordo con essa? – Se cerchi di vivere in accordo con essa, fuggirà da te. Non cercare di cantare questa canzone, lascia che si canti da sola. L’umile singhiozzo non viene per caso da solo?”

Si ricordi questa frase: “La Gnosi si vive nei fatti, avvizzisce nelle astrazioni ed è difficile da trovare anche nei pensieri più nobili”.

Chiesero una volta al Maestro Bokujo: “Dobbiamo vestirci e mangiare tutti i giorni. Come potremo fuggire da tutto questo? Ed il Maestro rispose: – Mangiamo, ci vestiamo… – Non capisco – disse il discepolo. – Allora vestiti e mangia – disse il Maestro”.

Questa è esattamente l’azione libera dagli opposti. Ci vestiamo? Mangiamo? Perché farne un problema? Perché pensare ad altre cose mentre stiamo mangiando o vestendoci? Se stai mangiando, mangia e se stai vestendoti, vestiti. Se cammini per la strada, cammina, ma non pensare ad altre cose: fa unicamente ciò che stai facendo, non fuggire dai fatti, non riempirli di significati, simboli, sermoni o avvertimenti. Vivili senza allegorie, con mente recettiva di istante in istante.

Vorrei che si capisse che sto parlando del sentiero di azione libero dal battagliare doloroso degli opposti. Azione senza distrazione, senza scappatoie, senza fantasie, senza astrazioni di nessuna specie.

Bisogna cambiare il proprio carattere attraverso un’azione intelligente, libera dal duellare degli opposti. Quando vengono chiuse le porte della fantasia, si risveglia l’organo dell’intuizione. L’azione libera dal duellare degli opposti è azione intuitiva, azione piena. Dove c’è pienezza, l’io è assente.

L’azione intuitiva ci conduce per mano fino al Risveglio della Coscienza. Lavoriamo e riposiamo felici, abbandonandoci al corso della vita. Esauriamo l’acqua torbida e putrida del pensiero abituale e, nel vuoto, fluirà la Gnosi e l’allegria di vivere.

Questa azione intelligente, libera dal duellare degli opposti, ci porta ad un punto in cui qualcosa deve rompersi. Quando tutto sta andando bene, si rompe il rigido coperchio del pensare e la luce ed il potere dell’Intimo entrano in abbondanza nella mente che ha smesso di sognare. [….]

Gli sforzi e la vigilanza da sostenere di istante in istante, per non cadere nel sogno, sono terribili. Basta un attimo di distrazione e già la mente si mette a sognare al ricordo o al pensiero di qualcosa di diverso dal lavoro o dal fatto che si stava vivendo in quell’istante.

Quando si riesce a rimanere svegli di istante in istante nel mondo fisico, si potrà vivere svegli ed autocoscienti nei mondi interni, non solo durante le ore di sonno del corpo fisico, ma anche dopo la morte.

È doloroso sapere che la coscienza di tutti gli esseri umani dorme e sogna profondamente, non solo durante le ore di riposo del corpo fisico, ma anche durante lo stato ironicamente chiamato di veglia.

L’azione libera dal dualismo mentale produce il Risveglio della Coscienza.

Tratto da: “La Rivoluzione della Dialettica”, di Samael Aun Weor

Fonte: https://www.facebook.com/groups/nondualityitaly/permalink/1164634123701762/

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