Samael Aun Weor: Ribellione Psicologica.

Ribellione Psicologica.

Non è di troppo ricordare ai nostri lettori che esiste un punto matematico dentro noi stessi… Indiscutibilmente, tale punto non si trova mai nel passato, e neppure nel futuro…

Chi voglia scoprire questo punto misterioso deve cercarlo qui ed ora, dentro se stesso, esattamente in questo istante, né un secondo prima, né un secondo dopo…

I due pali Verticale e Orizzontale della santa croce si incontrano in questo punto…

Ci troviamo quindi, d’istante in istante, dinnanzi a due cammini: l’Orizzontale e il Verticale…

È ostensibile che l’Orizzontale è molto “ordinario”; lungo esso vanno “Vicente e tutta la gente”, “Villegas e tutto ciò che porta”, “Don Raimondo e tutto il mondo”…

È evidente che quello Verticale è differente; è il cammino dei ribelli intelligenti, quello dei rivoluzionari…

Quando uno si ricorda di se stesso, quando lavora su se stesso, quando non si identifica con tutti i problemi e le pene della vita, di fatto, va lungo il sentiero Verticale…

Certamente, non risulta giammai un compito facile l’eliminazione delle emozioni negative, la perdita di ogni identificazione con il treno della nostra vita; problemi di ogni indole, affari, debiti, pagamento di cambiali, ipoteche, telefono, acqua, luce, ecc., ecc., ecc…

I disoccupati, coloro che per questo o quel motivo hanno perso l’impiego, il lavoro, evidentemente soffrono per mancanza di denaro e dimenticare il proprio caso, non preoccuparsi né identificarsi con il proprio problema, risulta di fatto spaventosamente difficile.

Coloro che soffrono, coloro che piangono, coloro che sono stati vittime di un qualsiasi tradimento, di una ricompensa ingiusta nella vita, di un’ingratitudine, di una calunnia o di una qualsiasi frode realmente si dimenticano di se stessi, del proprio Reale Essere intimo, si identificano completamente con la propria tragedia morale…

E il lavoro su se stessi è la caratteristica fondamentale del cammino Verticale. Nessuno potrebbe intraprendere il “sentiero della gran ribellione” se non lavorasse mai su se stesso…

Il lavoro al quale ci stiamo riferendo è di tipo psicologico; si occupa di una data trasformazione del momento presente nel quale ci troviamo. Abbiamo bisogno di imparare a vivere di momento in momento…

Ad esempio, una persona che si trovi disperata per un qualche problema sentimentale, economico o politico, ovviamente, si è dimenticata di se stessa… Tale persona, se si ferma per un istante, se osserva la situazione e cerca di ricordarsi di se stessa e poi si sforza di comprendere il senso del proprio comportamento…

Se riflette un po’, se pensa che tutto passa, che la vita è illusoria, fugace e che la morte riduce a cenere tutte le vanità del mondo… Se comprende che il proprio problema, in fondo, non è niente di più che un “fuoco di paglia”, non è che un fuoco fatuo che ben presto si spegne, vedrà all’improvviso con sorpresa che tutto è cambiato…

Trasformare reazioni meccaniche è possibile mediante il confronto logico e l’auto-riflessione Intima dell’Essere…

È evidente che le genti reagiscono meccanicamente dinnanzi alle diverse circostanze della vita… Povere genti! Sogliono sempre convertirsi in vittime. Quando qualcuno le adula sorridono; quando vengono umiliate, soffrono. Insultano se sono insultate; feriscono se sono ferite; non sono mai libere; i loro simili hanno il potere di condurle dall’allegria alla tristezza, dalla speranza alla disperazione.

Ogni persona che va per il cammino Orizzontale assomiglia ad uno strumento musicale su cui ognuno dei suoi simili può suonare ciò che vuole…

Chi impara a trasformare le relazioni meccaniche, di fatto, si mette nel cammino Verticale…. Questo rappresenta un cambiamento fondamentale nel “Livello di Essere”, risultato straordinario della ribellione psicologica…

Samael Aun Weor

Fonte: http://www.vopus.org/it/gnosi/psicologia-autoconoscenza/ribellione-psicologica-psicologia-rivoluzionaria.html

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