Che cos’è lo Zen?
Che cos’è lo zen? Ma serebbe meglio dire, che cos’è la meditazione per lo zen? Ecco una descrizione informale, estemporanea, sintetica e intuitiva.
«Lo Zen è molto semplice … cosa sei tu?
In questo mondo tutti cercano la felicità al di fuori, ma nessuno comprende il proprio sé interiore.
Ognuno dice. “Io”, “Io voglio questo, io amo quest’altro, io vorrei che …”, Ma nessuno capisce questo “Io”.
Prima che tu nascessi, dov’eri, da dove venivi? Quando morirai, dove andrai? Se ti chiedi sinceramente: “Chi sono io?”, prima o poi finirai contro un muro, dove ogni pensiero si estingue. Noi chiamiamo questo “Non so”.
Lo Zen è mantenere questa “mente-non-so” sempre e ovunque.
Camminando, in piedi, sedendo, sdraiati, parlando, tacendo.
In ogni momento, in ogni luogo, senza interruzione…cos’è questo?
La “Mente-una” è infiniti kalpa.
La meditazione Zen significa mantenere la “mente-non-so” mentre ci si inchina, mentre si cantano i sutra e nella meditazione seduta. Questa è la pratica Zen formale. E quando fate qualcosa, fatela! Quando guidate, solo guidate, quando mangiate, solo mangiate, quando lavorate, solo lavorate.
Infine, la vostra “mente-non-so” diventerà chiara.
Allora potrete vedere il cielo blu, gli alberi verdi, così come sono, solo blu, solo verdi. La vostra mente sarà come uno specchio chiaro. Arriva il rosso, lo specchio è rosso, arriva il bianco, lo specchio è bianco. Arriva una persona affamata, le puoi offrire del cibo; arriva una persona assetata, le puoi offrire da bere.
Non c’è desiderio per noi stessi, solo per tutti gli esseri. Quella mente è già illuminata: è ciò che chiamiamo grande Amore, grande Compassione, la grande Via del Bodhisattva. E’ molto facile, non è complicato!
Perciò il Buddha disse che tutti gli esseri hanno la natura di Buddha (natura dell’illuminazione). Ma il maestro Zen Joju (Chao-chou) disse che un cane non ha la natura di Buddha. Chi dei due ha ragione? Chi dei due ha torto? Se trovate ciò, trovate la vera Via.»
Seung Sahn Sunim
