Swami Kriyananda: Il Terzo Occhio.

Il Terzo Occhio.

La prima sera a Mount Washington, il reverendo Bernard mi visito’ nella mia stanza.

“Il Maestro desidera che ti istruisca nell’arte della meditazione”, disse.

Mi insegno’ quindi un’antica tecnica yoga per la concentrazione, dilungandosi poi in alcuni consigli generali.

“Quando non stai praticando questa tecnica di concentrazione, cerca di far convergere la tua mente sul punto in mezzo alle sopracciglia. Noi lo chiamiamo il centro Cristico, poiché’ e’ lì che viene ad accentrarsi la coscienza dello yogi quando egli ha raggiunto la Coscienza Cristica”.

“Può essere utile”, gli chiesi, “mantenere la concentrazione su quel punto per tutto il giorno?”.

“Altroché’! Quando il Maestro viveva nell’ashram del suo guru, rimaneva concentrato in continuazione nell’occhio spirituale, che e’ anche”, aggiunse Bernard, “la sede del Centro Cristico. Più intensamente vi concentrerai lo sguardo e più diverrai conscio del formarsi, in questo punto, di un cerchio luminoso: un campo blu, circondato da uno splendente anello dorato, con una stella a cinque punte bianco-argentea nel mezzo”.

“Non e’ che si tratti di un’esperienza soggettiva?”, chiesi dubbioso. “Tutti lo vedono?”.

“Tutti”, mi assicurò, “purché abbiano acquietato abbastanza la loro mente. E’ una realtà universale, come il fatto che tutti abbiamo un cervello. Nella realtà, l’occhio spirituale è il riflesso astrale del midollo allungato, alla base dell’encefalo. Te ne parlerò più diffusamente in qualche altra occasione”.

“Per ora e’ sufficiente che tu sappia che l’energia affluisce nel corpo attraverso il midollo e che, mediante una sensibile applicazione della volontà, si può realmente accrescere questo afflusso di energia. Il Centro Cristico e’ la sede del potere volitivo e anche della concentrazione nel corpo. Vedrai che, ogniqualvolta ti concentrerai profondamente o vorrai intensamente che avvenga qualcosa, la tua mente si sentirà automaticamente attratta a fissarsi su questo punto.

A volte succede anche di aggrottare inavvertitamente le ciglia. Mediante la concentrazione sul Centro Cristico il potere volitivo si accresce e, di conseguenza, aumenta anche l’afflusso di energia attraverso il midollo allungato. E’ questo accresciuto afflusso di energia che apre naturalmente nella fronte l’occhio spirituale”.

“Concentrandosi nell’occhio spirituale, la coscienza si armonizza gradualmente con la sottile emanazione vibratoria di questa luce, finché viene ad assumere essa stessa la qualità della luce. Questo e’ quanto intende Gesù quando afferma: “La lucerna del corpo e’ l’occhio. Se dunque il tuo occhio e’ unico, tutto il tuo corpo sara’ illuminato. E’ in questo stato purificato di coscienza che sopraggiunge l’estasi”.

Dopo che Bernard mi ebbe lasciato, sedetti per un po’ a impratichirmi delle tecniche che avevo appena appreso. Più tardi uscii e tornai nel luogo sopra i campi da tennis dove ero stato nel pomeriggio. Il mio sguardo spazio’ ora su un vasto tappeto di luci ammiccanti. Quanto era bella, nella notte, la città enorme e affaccendata!

Riflettei che quella miriade di luci era manifestazione della stessa luce divina che avrei contemplato un giorno brillare dentro di me, in profonda meditazione. L’elettricità, mi dissi pero’, illumina soltanto le strade del mondo. Lo splendore divino illumina invece i sentieri che portano all’Infinito.

“Signore”, pregai, “anche se inciamperò e cadrò innumerevoli volte, non cesserò mai di cercarti. Guida i miei passi sempre più avanti, verso la Tua luce infinita!”.

Tratto da: “Il Sentiero – Autobiografia di uno Yogi Occidentale”, di Swami Kriyananda (J. Donald Walters)

Fonte: https://www.meditare.net/wp/meditazione/il-terzo-occhio-swami-kriyananda/

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