Toni Packer: Niente di sensazionale.

Niente di sensazionale.

C’è il vento, il fruscio delle foglie, la luminosità della stanza, il respiro, il colore del pavimento di legno, il respiro, le mani immobili, il battito del cuore. C’è la saliva che si raccoglie in bocca e poi il movimento per inghiottirla. Che cos’è che rende tanto difficile essere in contatto con ciò che è reale, con ciò che è veramente qui, in questo momento, per quanto poco sensazionale possa essere?

È questo uno dei nostri problemi? Il fatto che per essere in contatto con la realtà ci aspettiamo qualcosa di sensazionale, qualcosa di fuori dell’ordinario? E così evitiamo di stare con i piedi per terra, poggiati sul suolo più ordinario che si possa immaginare, un sentiero fangoso, un pavimento di legno, un tappeto.

Ieri sera, in una delle stanze dove ci raduniamo per gli incontri, c’era una lampada su un tavolo e, proprio sotto, una piantina con le foglie di un verde intenso, come tante piccole lingue sporgenti dal vaso e qualche fiore rosso, così rosso che più non si può, con dentro dei pallini gialli. Semplicemente questo. Riusciamo a vederlo e a non aspettarci che ci serva a qualcosa? Riusciamo a vederlo semplicemente, ad ascoltarlo, a sentirlo completamente?

E insieme, c’è il respiro, il suono del vento, il ticchettio dell’orologio e il battito del cuore. È possibile che sia presente anche un senso di incertezza o di calma. L’intero universo è presente, la meraviglia dell’universo, non il concetto di universo. Semplicemente l’aria, il suolo, il cielo, la notte, le stelle e le luci di Springwater.

Tratto da: “La luce della scoperta“, di Toni Packer

Nota: Definire l’insegnamento di Toni Packer è difficile, proprio perché contiene una critica radicale di qualsiasi definizione e descrizione, del mondo, di sé stessi, dell’insegnamento, della pratica spirituale. Sembra un paradosso ma, ascoltandolo con attenzione, si vede invece come sia ben calato nella realtà, un invito chiaro a guardare in profondità le cose, a non fermarsi alla superficie, a indagare e conoscere la propria mente, a compiere delle scelte e a trovare, infine, la propria strada e mai quella di qualcun altro.

Perché non facciamo che inseguire un sogno? Perché inseguiamo ciò che è irreale, anziché essere direttamente a contatto con ciò che sta accadendo nella realtà? Perché non riusciamo ad interrompere la ripetizione ossessiva degli stessi pensieri inutili e infelici?

Con uno sguardo attento, questo ci vuole dire Toni Packer, un sguardo senza preconcetti ai fatti concreti, quotidiani, reali della nostra vita, che rischiari in modo nuovo le cose di sempre, noi possiamo spezzare la catena e liberarci dai condizionamenti. (Nota tratta da: Libreria Dharma)

Fonte: https://zeninthecity.org/letture/autori-vari/tony-packer-niente-sensazionale/

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