Il villaggio della felicità.

Il villaggio della felicità.

Tre individui partono per raggiungere il villaggio della felicità. A metà cammino trovano la strada sbarrata da un altissimo muro di granito: impossibile aggirarlo, da entrambe le parti c’è il precipizio.

Il primo individuo si abbatte scoraggiato, piange lacrime disperate e si arrende, in un mare di lamenti, all’ingiustizia del suo destino.

Il secondo individuo accetta la situazione affrontandola. Si rende conto di non poter scavalcare il muro, inutile lamentarsi. Pianta invece delle bougainville e osserva la loro crescita. Gioisce nel vederle spuntare, germogliare; il muro diventa il loro sostegno e, lentamente, esse lo ricoprono. Materialmente il muro esiste ancora, ma non ha più presa negativa sulla psiche del secondo individuo, il quale, malgrado l’ostacolo, raggiunge la felicità nel più profondo di se stesso.

Il terzo, tipo sportivo ed intraprendente, tesse una corda di liana, si costruisce un gancio e con un lancio da pescatore l’aggancia alla cima del muro, si tira su e ridiscende dall’altra parte.

Morale: in ciascuno dei tre viandanti il muro ha provocato una reazione diversa, il muro non era né buono né cattivo, era semplicemente un muro – una sfida – e ciascuno dei tre ha reagito secondo la propria indole, positivamente o negativamente.

Oggetti, circostanze e fatti hanno l’importanza che noi gli diamo. L’ostacolo è una creazione mentale e, cosi come l’abbiamo creato, lo possiamo distruggere.

Ci sono due metodi: quello di volerlo distruggere fisicamente, annientarlo e quello di volerlo vincere mentalmente, interiormente.

Nel primo caso, appena vittoriosi, ci troviamo già dinnanzi al prossimo ostacolo. Nel secondo caso, avendo vinto la nostra battaglia interiore, non ci saranno altri ostacoli, solo sfide, dure e difficili forse, ma meravigliose e inebrianti, come lo è l’ardua scalata di una parete rocciosa.

Anonimo

Note: questo racconto di “Anonimo” proviene da un forum; se qualche cortese lettore ritiene di conoscerne l’esatta origine può precisarla commentando questo stesso messaggio; grazie.

Fonte: https://www.meditare.net/wp/racconti/il-villaggio-della-felicita/

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