Nagarjuna: La preziosa ghirlanda.

Terra x Blog + Nero 2015

La preziosa ghirlanda.

(…)

26. “Io non sono. Io non sarò. Io non ho. Io non avrò.” Questo spaventa tutti gli sciocchi ed estingue la paura nel saggio.

27. Colui che parlò solo per aiutare gli esseri disse che tutti gli esseri sono sorti dalla concezione dell’io e sono avviluppati dalla concezione del mio.

28. “L’io esiste, il mio esiste.” Come (concezioni) ultime, queste sono errate, poichè i due non sono [stabiliti] da una totale coscienza della realtà come è.

29. Gli aggregati (le cose) fisici e mentali sorgono da una concezione dell’io che di fatto è falsa. Come potrebbe essere vero ciò che è cresciuto da un seme falso?

30. Avendo in tal modo visto gli aggregati come non veri, la concezione dell’io è abbandonata, e abbandonando la concezione dell’io gli aggregati non sorgono più.

31. Proprio come si dice che il vedere l’immagine della propria faccia dipende dallo specchio ma [come faccia riflessa] non esiste in realtà,

32. Così la concezione dell’io esiste dipendendo dagli aggregati (dalle cose), ma, come l’immagine della propria faccia, non esiste affatto in modo reale.

33. Proprio come senza dipendere da uno specchio non si può vedere l’immagine della propria faccia, così pure la concezione dell’io non esiste senza dipendere dagli aggregati.

35. Fino a quando si concepiscono gli aggregati esiste di conseguenza la concezione dell’io. Inoltre, quando esiste la concezione dell’io c’è azione e collegata ad essa c’è anche la nascita. (….)

42. cd. L’estinzione della concezione errata di cose e non cose è chiamata nirvana. (….)

45. Poichè l’esistenza e la non esistenza sono estinte dalla saggezza, c’è un passaggio oltre le azioni meritorie e quelle cattive. (….)

105. Così, questo mondo in senso ultimo è al di là di verità e falsità. Perciò il Conquistatore non asserisce che esso esiste realmente o non (esiste).

106. [Sapendo che] questi in tutti i modi non esistono, come potrebbe il Conoscitore di Tutto dire che essi hanno limiti o non [li hanno], o che li hanno entrambi o nessuno? (….)

113. Così il mondo simile a un’illusione, essendo solo una confusione della coscienza, non viene da alcuna parte, né va in alcuna parte, né persiste realmente.

114. Perciò ha una natura al di là dei tre tempi. All’infuori dell’imputazione di una convenzione, che mondo c’è di fatto che esista o non esista?

115. Per questa ragione il Buddha, eccetto il restare in silenzio, nulla disse riguardo al quadruplice formato: avere o non avere un limite, entrambi o nessuno dei due.

118. Realizzando che, a causa della sua profondità, questa dottrina è difficile da comprendere per gli esseri, il Conquistatore, essendosi illuminato, in un primo tempo si astenne dall’ insegnare la dottrina. (….)

124. Se questa dottrina non è compresa nella sua interezza, prevale la concezione di un io, quindi arrivano le azioni virtuose e non virtuose, che danno origine alle buone e cattive rinascite.

125. Perciò, fino a quando non è conosciuta la dottrina che rimuove la concezione dell’Io,
presta attenzione alle pratiche del dare, all’etica e alla pazienza. (….)

Tratto da: “Rajaparikatharatnamala”, di Nagarjuna

Fonte del Post: http://laclassedelrisveglio.blogspot.it/2012/11/la-preziosa-ghirlanda-nagarjuna.html

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