Daniel Odier: Il potere dei sensi.

Il potere dei sensi. Per colui che non comunica con la realtà, tutto è illusorio, tutto prende una forma prestabilita, che l’ego fissa e appesantisce. Da questa illusione, che gli esseri egotici chiamano realtà, nascono la sofferenza, la solitudine, la separazione. Sono tutte queste impressioni che si riversano nell’inconscio – o parte oscura della coscienza del profondo – e sono … Continue reading

Daniel Odier: Siamo ciò che cerchiamo.

Siamo ciò che cerchiamo. Il pensiero kashmiro si articola in una serie di affermazioni semplici:  Tu sei Shiva / Shakti.  Shiva / Shakti è il Sè.  L’universo è il gioco della tua coscienza. Da ciò consegue naturalmente che non esistono né impurità, né purificazione, né divinità esterna a sé, né pratica, né rituale e non vi è nulla da raggiungere … Continue reading

Daniel Odier: Meditazione e realtà.

Meditare è essere al cento per cento nella realtà. “La meditazione è l’esperienza spontanea della non-dualità. Nel nostro sistema non ci sono né concentrazione delle immagini, né rituali per indurre lo stato di meditazione. Noi lavoriamo con la Coscienza bruta, senza sforzarla in alcun modo. Se ci servissimo dello spirito per costruire qualche cosa, ingombreremmo il tempio. […] Il primo … Continue reading

Daniel Odier: Tre vie, tre modi di meditare.

Tre vie, tre modi di meditare. Il primo maestro tantrico che ho incontrato, nel 1967, era il capo spirituale dei Nyingmapa, il grande maestro Dzogchen Dudjiom Rimpoché. Viveva a Kalimpong e le visite in quella zona erano limitate a tre giorni, per i problemi di frontiera con la Cina. Dudjiom Rimpoché mi insegnò molto semplicemente tre modi di meditare, che … Continue reading

Daniel Odier: Fare affidamento sul nostro corpo.

Fare completamente affidamento sul nostro corpo. La pelle segna il limite visibile del nostro corpo ed il punto di contatto con il mondo. […] È il nostro organo più sensibile, quello che ci «nutre» maggiormente. Un neonato che non viene toccato, anche se sfamato, deperisce rapidamente, manifesta problemi cerebrali e può persino morire. Gli adulti che non toccano e non … Continue reading

Daniel Odier: Nella presenza non c’è ego.

Nella presenza al mondo non c’è ego. “Una stanza del Vijnanabhairava tantra ci dice chiaramente: «Là dove trovi soddisfazione, l’essenza della beatitudine suprema ti è rivelata, se tu rimani in questo luogo senza fluttuazione mentale». […] Scegliete ogni giorno, secondo la vostra sensibilità ed il vostro umore, di entrare in comunicazione totale con gli oggetti del vostro desiderio, o più … Continue reading

Daniel Odier: Comunicare con la realtà.

In comunicazione profonda con la realtà. “Tutto accade nel presente. Questo permette di trattare e di guarire le ferite antiche, le emozioni dolorose. Ma c’è un modo specifico di farlo. Questo modo è la presenza alle emozioni, ai movimenti del corpo, alle successioni. Quando il corpo-mente si calma, ci sono spesso dei sussulti nell’inconscio, come se approfittasse della limpidezza della … Continue reading

Daniel Odier: La realtà del mondo.

La realtà del mondo. “La lentezza è cosa divina. Noi ne abbiamo persa l’abitudine. Lentezza, regolarità, armonia dei movimenti e subito la Coscienza si dispone, il corpo comincia a gioire della minima cosa, l’attenzione è vigile. Noi percepiamo la piena freschezza del mondo, noi comunichiamo, apriamo i nostri sensi alla pienezza. […] E’ indispensabile palpare la realtà del mondo nella … Continue reading

Daniel Odier: Le micro-pratiche.

Le micro-pratiche. “Scegliete ogni giorno di entrare in comunicazione totale con ciò che si presenta spontaneamente nella vostra vita […]. A partire dal risveglio, entrate con coscienza nel vostro corpo. Osservate le variazioni fisiologiche (sensazioni della respirazione, delle tensioni, dei battiti cardiaci, della circolazione sanguigna, del diaframma, dei visceri, ecc), il mentale che si mette in moto, il flusso delle … Continue reading

Daniel Odier: La resistenza all’estasi.

La nostra resistenza all’estasi. “La nostra resistenza all’estasi non è più spessa di un muro di carta. Viene un momento, nella meditazione, in cui si percepisce una tensione, che si esprime sotto forma di fremito e nella quale si esita a penetrare, perché è l’ultimo bastione della nostra frammentata Coscienza del corpo. […] Scoprii la straordinaria libertà di non aspettare … Continue reading

Daniel Odier: Fonditi nella gioia.

Fonditi nella gioia. “Ogni contatto è amoroso, quello dello sguardo, che si dissolve nel cielo o nell’oscurità, quello della pelle che sente la carezza del vento, quello dell’udito che gusta una melodia o quello della respirazione che partecipa alle pulsazioni del mondo. Il tantrika, essendo totalmente presente alla realtà, nutre e apre il cuore, se questi contatti hanno luogo nell’assenza … Continue reading

Daniel Odier: Vivere nel nostro corpo.

Vivere nel nostro corpo. Nessun luogo, nessuna dimora ci porterà mai una gioia comparabile a quella di vivere nel nostro corpo. Per arrivare a questa presenza a se stessi, bisogna comprendere che il corpo è, prima di tutto, uno stato emozionale. Quando le emozioni sono fluide, il corpo si apre. Lo sport, lo yoga, possono aiutarci a rilassare il corpo, … Continue reading