Imparare a trasformare gli stati non salutari della nostra personalità.
Il fondatore della chimica moderna, Antoine Lavoisier, ha detto « Nulla va perso, tutto si trasforma »: avrebbe potuto parlare anche del cuore e della mente, oltre che delle reazioni chimiche. La trasformazione è possibile. Non è l’eccezione, è la regola.
Questa trasformazione è rappresentata, a livello rituale, ogni volta che si fonde una statua del Buddha per un tempio. Prima della fusione, i partecipanti si riuniscono al tempio; si fa una raccolta speciale di oro, per fondere la fiamma dell’illuminazione che sorge dal capo del Buddha: gioielli preziosi, amuleti sacri e perfino vecchie fedi nuziali vengono offerti e fusi insieme in un crogiolo, per dare forma alla fiamma della saggezza.
Il metallo che più rappresenta la vanità, il materialismo, la superstizione e i cuori infranti si trasforma così nell’oro della liberazione.
Allo stesso modo, possiamo imparare a trasformare gli stati non salutari della nostra personalità; questi non sono la nostra identità reale, tuttavia, come l’oro, non vanno perduti.
I nostri problemi non cessano nell’istante stesso in cui li riconosciamo e smettiamo di identificarci in essi: siamo noi che smettiamo di reagire o di lasciarci bloccare da loro. La loro energia liberata ci rende più pienamente vivi.
Tratto da: “Il Cuore Saggio”, di Jack Kornfield