Sathya Sai Baba: Dio e il mondo.

Terra x Blog + Nero 2015

Estratti dal libro Sai baba parla del mondo e di Dio.

Più la persona è cosciente della sua divinità e di quella di colui che le sta di fronte, tanto più cordialmente gli va incontro.

Le mani che aiutano sono sempre più Sante delle labbra che pregano, perchè le mani inoperose fanno della confessione delle labbra una confessione puramente informale.

Hai delle difficoltà con il tuo partner? Hai delle difficoltà con i tuoi figli? Hai delle difficoltà con te stesso? Se è così, allora il tuo passato non è passato, ma vive nel tuo presente, continua a vivere in te.

Il cambiamento decisivo per voi può avvenire solamente se non vi chiedete più di cosa avete bisogno voi, ma di cosa ha bisogno l’altro.

Immagina che davanti a un bambino venga messo tutto il cibo che consumerà durante la vita. Probabilmente ne rimarebbe sconcertato e non mangierebbe nulla. Oppure, immagina che a quel bambino venga detto tutto quello che dovrà compiere nella vita. Probabilmente sarebbe così scoraggiato che non farebbe più nulla.

Chi pensa troppo non ha ancora trovato il vero contatto con il suo cuore.

Io sono l’Avatar, l’incarnazione di Dio, Sathya Sai Baba. All’orecchio di più di una persona che non può ancora o che non deve ancora comprendere, quest’affermazione suona come un’arroganza. Invece non è proprio nulla di speciale: ogni persona è Dio. Ognuno è l’eletto. La sola differenza tra me e gli scettici sta nel fatto che Io so chi sono.

Sathya Sai Baba

Fonte del Post: http://fromknowledgetoawareness.blogspot.it/2014/05/estratti-dal-libro-sai-baba-parla-del.html

Pensiero del giorno.

Il cosmo non esiste. E’ solo un’illusione. Non esiste, non è esistito e non esisterà. La creazione del cosmo, la sua dissoluzione, questo bilione di individui che emergono e tornano indietro è solo un sogno. Se non esiste un’anima individuale separata (Jivatma) come possono esisterne bilioni?  C’è solo un Assoluto, completo e indivisibile. Come l’unico sole si riflette in bilioni di soli, in bilioni di laghi e pozze d’acqua, il Jivatma non è altro che il riflesso dell’Uno nelle menti in cui brilla.

La Gita afferma che se rinunciate ad ogni genere di Dharma e prendete rifugio in Lui soltanto, Egli vi salverà dal peccato e laverà tutte le vostre lacrime. Ma rinunciare al Dharma non significa poter dire addio alle azioni virtuose, significa rinunciare all’egoismo, rinunciare ad essere l’agente, stabilirsi nella fede che è Lui ad essere Colui che agisce, in ogni azione. Questo è il vero significato della rinuncia.

Baba

Da: pensiero del giorno di Parashanthi Nilayam 19.8.2003.

Con affetto, Sid… Love*

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