Trovare il Centro.

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“Cosa penso? Cosa sento? Chi è che pensa e che sente? “

Nel momento in cui ti poni queste domande sei già nel tuo centro, sei già un passo fuori dalla calamità delle emozioni, dal turbinio dei pensieri. Fai un passo fuori dal sistema così che tu possa vedere il sistema per quello che è. Automatismi. A quel punto non resta che esserci e godersi lo spettacolo.

Un centro non è qualcosa che possa descriversi facilmente, non è uno stato di pace, beatitudine e satori. E’ semplicemente che ci sei e ‘vedi’. Per accedere a facoltà superiori della coscienza non hai che da guardare e fare spazio. Sì, ci sono esercizi, tecniche e insegnanti che uniranno i puntini mentre avanzi nel buio per farti vedere un disegno, ma il disegno cambierà di continuo e potrà, spesso e volentieri, non avere alcun senso per te.

Farai cose senza sapere il perché, ciononostante esse dimostreranno la propria validità per quel momento e la loro assurdità un momento dopo. Non importa. Continua a farle, vivi e fai spazio.

Basta che ti chiedi “Cosa penso? Cosa sento? Chi è che pensa e sente?” e sarai un passo oltre il conflitto. Il sistema potrai osservarlo, per così dire, dall’esterno. Che poi non è esterno, ma chi se ne importa.

Fai spazio. Accorgiti di quello che ti accade intorno, osserva le cose, gli eventi, le situazioni e le persone. Guarda la loro bellezza e sentine l’energia. Fuori dal tuo centro ti perdi un bel po’ di vita. Tutte le volte che cerchi di avere ragione, ti perdi un bel po’ di sana, imprevedibile vita. E la vita è tutto quello che hai, alla fin fine. Se non guardi e se sei perso nei tuoi automatismi farai di tutto per assorbire dall’ambiente attorno a te le necessarie conferme che i tre bisogni (approvazione, controllo, sicurezza) ti ingiungeranno di assorbire.

Se non farai spazio alla vita che sembra essere al di fuori non ci sarà lavoro sull’ego che tenga. D’altronde per una vita hai pensato che dovevi sbarazzarti dell’ego, e anche io, come te. Ma a un certo punto anche questa è una convinzione che puoi dare via, a cui puoi rinunciare abdicando in favore di un’idea più utile. Ad esempio che l’ego non vada distrutto ma addomesticato, istruito, limato; l’ego è uno strumento che può fare capolavori d’arte, disegno, musica, bellezza.

L’ego è, a conti fatti, anch’esso un’opinione. Io stesso parlo e ho parlato per anni dell’ego ma non ne ho mai visto uno, veramente. Perciò chi è che parla di ego e di uscire dall’ego? E cosa sente mentre lo dice? Il centro lo trovi non dando niente per scontato, niente! Anche quello che ritieni essere il più alto dei tuoi ottenimenti ‘spirituali’ potrebbe essere spazzatura mentale, autoconvinzione, masturbazione mentale. Anche la tua più profonda conoscenza esperienziale è niente di più che un’opinione, quindi perché non provare a darla via e far entrare la vita così com’è?

Il centro si trova lì, nella vita vera, oltre tutti gli ottenimenti o presunti tali, oltre tutti i giochi\giocattoli con cui ti trastulli mentre cerchi di sedare i tre bisogni. Il centro sta sempre in tutto ciò che sembra essere fuori e se ti sembra una contraddizione, per favore, guarda meglio. Il dentro e il fuori sono la stessa cosa, il centro e il fuori sono la stessa, identica, cosa.

Pubblicato da: Andrea.

Fonte: quantum73.blogspot.it

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