Florence Scovel Shinn: La Via dell’Abbondanza.

Abbondanza e prosperità.

La prosperità nella nuova era: La via dell’abbondanza.

La via dell’abbondanza è una strada a senso unico. O si è diretti verso la penuria o si va verso l’abbondanza. L’uomo che nella sua consapevolezza si sente ricco e quello che invece si percepisce povero non stanno percorrendo la stessa strada mentale.

Ad ogni individuo sono destinate, per volere divino, immense risorse. L’uomo ricco attinge ad esse, poiché pensieri di ricchezza creano un ambiente di ricchezza.

Cambia i tuoi pensieri e, in un batter d’occhio, la tua situazione cambierà completamente. Il mondo in cui vivi è un mondo di idee, di parole cristallizzate. Prima o poi, raccogli i frutti delle tue parole e dei tuoi pensieri.

“Le parole sono entità o forze dal moto a spirale e tornano, quando il tempo è maturo, a presentarsi nella vita dei loro creatori”. Le persone che parlano continuamente di penuria e di limitazione raccolgono proprio queste ultime. Non puoi entrare nel Regno dell’Abbondanza se ti lamenti della tua sorte.

Conosco una donna che si era sempre limitata nelle sue idee di prosperità. Si faceva sempre “bastare” i suoi vecchi vestiti, invece di acquistarne di nuovi. Stava molto attenta a quanti soldi aveva e avvertiva sempre il marito di non spendere troppo. Ripeteva sempre: “Non desidero nulla che non possa permettermi”.

Non poteva permettersi molto, perciò non aveva un granché. All’improvviso, il suo mondo andò completamente in pezzi. Suo marito, stanco del suo brontolare e dei suoi pensieri limitanti, la lasciò. Era disperata, quando un giorno trovò per caso un libro di metafisica che parlava del potere del pensiero e delle parole. Si rese conto di aver richiamato ogni sua infelice esperienza col suo modo errato di pensare. Rise di cuore dei suoi errori e pensò di trarre vantaggio da essi. Decise perciò di dimostrare la legge dell’abbondanza.

Usò tutto il denaro che aveva, senza alcun timore, per dimostrare la sua fede nelle risorse invisibili. Quale sua fonte di prosperità, fece affidamento solo su Dio. Non diede più voce alla penuria ed alla scarsità. Si impegnò a sentirsi e ad apparire ricca.

I suoi vecchi amici stentavano a riconoscerla. Lei aveva ormai intrapreso la via dell’abbondanza. Cominciarono ad arrivarle più soldi di quanti ne avesse mai avuti prima. Le si spalancarono di fronte porte inaspettate, le si aprirono degli sbocchi sorprendenti. Ebbe anche molto successo in un lavoro per il quale non aveva alcun tipo di preparazione. Si ritrovò nel campo dei miracoli. Cos’era accaduto?

Aveva cambiato la qualità delle sue parole e dei suoi pensieri. Aveva riposto in Dio tutta la sua fiducia e aveva messo nelle Sue mani ogni fatto della sua vita. Ebbe molte dimostrazioni dell’ultimo momento, ma le sue risorse giunsero sempre, perché dimostrava ogni volta una fede attiva e rendeva grazie senza mai vacillare.

Di recente, una persona mi ha telefonato e mi ha detto: “Sto cercando disperatamente un lavoro”. Io ho replicato: “Non cercarlo disperatamente, cercalo invece rendendo lode e grazie, perché Gesù Cristo, il più grande dei metafisici, disse di pregare rendendo lode e grazie”.

La lode ed il ringraziamento aprono ogni porta, perché l’attesa fiduciosa vince sempre.

Naturalmente, la legge è impersonale ed una persona disonesta con pensieri di ricchezza attrarrà ricchezze ma, come disse Shakespeare, “ciò che si acquista in modo illecito ha sempre cattiva sorte”. Sarà infatti di breve durata e non porterà felicità.

Basta soltanto leggere i giornali per capire che la strada del disonesto è dura. E’ questo il motivo per cui è così necessario porre nel modo corretto le tue richieste alla Risorsa Universale e chiedere ciò che è tuo per diritto divino e in stato di grazia in modo perfetto.

Alcune persone attraggono la prosperità, ma sono incapaci di conservarla. Talvolta cambia il loro modo di pensare, talaltra la perdono per la paura e le preoccupazioni. Seguendo il condizionamento comune, la gente deve sempre preoccuparsi di qualcosa.

La vecchia idea era che “non puoi avere tutto”. Per ottenere una cosa, dovevi perderne un’altra. La gente diceva sempre: “La tua fortuna non durerà per sempre” o “E’ troppo bello per essere vero”.

Gesù Cristo disse: “Nel mondo (mentalità mondana) esiste la sofferenza, ma rallegratevi, perché io ho sconfitto il mondo (la mentalità mondana)”.

Nell’Io Superiore esistono immense risorse a disposizione per ogni richiesta ed il tuo bene è perfetto ed eterno.

“Se ti rivolgerai all’Onnipotente, sarai ristabilito (nella consapevolezza), allontanerai l’iniquità dalla tua tenda”.

“Allora stimerai come polvere l’oro e come ciottoli dei fiumi l’oro di Ofir”.

“Sì, l’Onnipotente sarà la tua difesa e sarà per te argento a mucchi”.

Che immagine di opulenza! E’ questo il risultato del “tornare all’Onnipotente (nella consapevolezza)”.

E’ molto difficile ristabilire nella persona media (che ormai da molto tempo pensa in termini di scarsità) la consapevolezza della ricchezza. Ho una studentessa che ha attratto un grande successo facendo questa affermazione: “Sono la figlia del Re! Il mio ricco Padre riversa ora su di me la sua abbondanza. Sono la figlia del Re! Ogni cosa mi appiana la strada”.

Molte persone rimangono in condizioni di scarsità perché sono mentalmente troppo pigre per immaginare se stesse al di fuori di esse. Devi avere un grande desiderio di libertà finanziaria, devi sentirti ricco, devi vederti ricco, devi prepararti continuamente a ricevere la ricchezza.

Torna bambino e fai finta di essere ricco. E’ in questo modo che colmi il subconscio di un senso di fiduciosa attesa. L’immaginazione è il laboratorio umano, le forbici della mente con le quali ritagliamo costantemente gli eventi della nostra vita!

Il superconscio è il regno dell’ispirazione, della rivelazione, dell’illuminazione e dell’intuizione. Il superconscio è il regno delle idee perfette. I grandi geni attingono i loro pensieri dal superconscio.

“Senza la visione (immaginazione) il mio popolo muore”.

Quando le persone hanno perso il potere di immaginare il proprio bene, muoiono (o soccombono).

Secondo la traduzione francese della Bibbia, nel Ventunesimo verso del Ventiduesimo capitolo di Giobbe, leggiamo: “Unisciti a Dio ed avrai pace. Godrai allora della felicità”.

Nel 23° leggiamo: “Sarai ristabilito se farai ritorno all’Onnipotente, allontanando l’iniquità dalla tua dimora”.

Nel 24° leggiamo ancora: “Getta l’oro nella polvere, l’oro di Ofir tra i ciottoli dei torrenti e l’Onnipotente sarà il tuo oro, il tuo argento, le tue ricchezze”.

Ciò significa che, se una persona dipende interamente dalle sue risorse visibili, è meglio che le getti via e si affidi completamente all’Onnipotente, per l’oro, l’argento e le ricchezze.

Darò come esempio una storia raccontatami da un amico.

Un sacerdote andò a visitare un convento di monache in Francia, dove le religiose ospitavano e nutrivano molti bambini. Una delle suore, disperata, disse al sacerdote che non avevano più cibo, e che i bambini avrebbero sofferto la fame. Disse che era loro rimasta soltanto una moneta d’argento e avevano bisogno di cibo e di vestiti.

Il prete disse: “Datemi la moneta”.

La suora gliela porse e lui la gettò fuori dalla finestra.

“Ora”, disse, “confidate unicamente in Dio”.

Dopo poco tempo, arrivarono al convento delle persone amiche portando grandi quantità di cibo e di donazioni di denaro.

Ciò non significa che devi buttare tutto il denaro che hai fuori dalla finestra, ma piuttosto che non devi dipendere da esso. Confida nelle tue risorse invisibili, la Banca dell’Immaginazione.

Uniamoci ora a Dio e troviamo pace. Poiché Egli sarà il nostro oro, il nostro argento e la nostra ricchezza.

Tratto da: “Il gioco della vita”, di Florence Scovel Shinn

Fonte: https://www.amadeux.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=21294

WooshDe7Torna Su