Kabir: Brahman.

Brahman.

Kabīr - Wikipedia

«Quando Lui Stesso rivela Se Stesso,
Brahman porta nella manifestazione
Quello che non può mai essere visto.
Come il seme è nella pianta,
come l’ombra è nell’albero, come il vuoto è nel cielo,
come infinite forme sono nel vuoto-
così da oltre l’Infinito viene l’Infinito.
L’Infinito viene;
e dall’Infinito si estende il finito.
La creatura è in Brahman,
e Brahman è nella creatura:
Sono sempre distinti, eppure sempre uniti.
Lui Stesso è l’albero, il seme e il germoglio.
Lui Stesso è il fiore, il frutto e l’ombra.
Lui Stesso è il sole, la luce e quello che viene illuminato.
Lui Stesso è Brahman, creatura e Maya.
Lui Stesso è il respiro, la parola e il significato.
Lui Stesso è il limite e l’illimitato:
e, al di là del limitato e dell’illimitato,
Lui è, l’Essere Puro.
Lui è la Mente Immanente in Brahman e nella creatura.
L’Anima Suprema viene vista dentro l’anima,
il Punto viene visto dentro l’Anima Suprema,
e dentro al Punto, si vede di nuovo il riflesso.
Kabir è benedetto perché ha questa suprema visione!»

Opera attribuita a Kabir

Fonte: http://laclassedelrisveglio.blogspot.com/

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