Riflessioni: Amore Incondizionato.

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Amore Incondizionato.

Credo che questo sia l’argomento, o uno degli argomenti più complessi da trattare; non tanto per la difficoltà in sé, quanto, piuttosto, per il carico di credenze, convinzioni, conclusioni ed esperienze personali a cui noi esseri umani associamo, psicologicamente, la parola amore. E, ancora una volta, è bene ricordare che la parola amore non è certo l’Amore.

Che cos’è l’Amore?

Innanzitutto, può essere descritto con le parole?

Se lo descrivessimo a parole, per quanto profonde e intense, non faremmo altro che andare a pescare nella nostra memoria emotiva ed esperienziale, cioè nelle nostre immagini mentali. Questo processo metterebbe istantaneamente in movimento il passato ed il tempo, che sono, per l’appunto, memoria, cioè mente.

Ma l’Amore può essere un processo della memoria?

Certamente possiamo portare in noi il ricordo di un amore passato, ma questo ricordo è Amore? Direi proprio di no; è un ricordo, punto e basta. Di sicuro, possiamo ricordare quanto sia stato bello o quanto ci abbia ferito un amore del passato, ma questo ricordo non sarebbe comunque Amore, dal momento che il passato è già finito e, nel presente, non c’è più.

L’Amore, quindi, non può essere ne’ memoria, ne’ passato. Analogamente, l’Amore non può avere nulla a che fare col futuro, per la semplice ragione che il futuro ancora non c’è. Ci si potrebbe dire che, se al momento non c’è Amore, questo non significa che non potrà esserci nemmeno in futuro, ma nell’attesa che sopraggiunga il futuro immaginato, l’Amore continuerà a non essere presente. Quindi l’Amore non appartiene ne’ al passato, ne’ al futuro, quindi non può essere un movimento legato al tempo, né limitato dal tempo. Quando sentiamo amore, lo sentiamo nel momento presente, mentre il ricordo o l’immaginazione non sono che speculazioni mentali, cioè movimento del pensiero.

Così, abbiamo già individuato alcuni aspetti di cosa l’Amore, di sicuro, non è: non è passato, non è futuro, non è memoria, non è immaginazione, non è pensiero, visto che il pensiero è proprio tutto questo.

L’Amore dipende da un “oggetto”? In altre parole, l’Amore ha bisogno che ci sia un qualcosa o un qualcuno, capace di suscitarlo? Questo significherebbe che l’Amore è selettivo… è possibile?

Se l’amore dipendesse da un “oggetto” – che sia una persona, un animale, una cosa, o un’attività non fa alcuna differenza – questo implicherebbe che è soggetto a condizioni, ovvero che è condizionato. Se fosse condizionato, non sarebbe libero e se non fosse libero sarebbe limitato.

E’ possibile che l’Amore sia qualcosa di limitato e condizionato?

Se l’Amore fosse condizionato e limitato, ci verremmo a trovare in una condizione di dipendenza esterna e tale dipendenza ci renderebbe suoi schiavi. Questo è un evidente controsenso, dal momento che schiavitù e Amore sono assolutamente incompatibili ed inconciliabili. Oltre a ciò, tale dipendenza renderebbe l’Amore qualcosa di selettivo, in quanto non tutti e non tutto sarebbero in grado di evocare amore in noi ed anche questo sarebbe un controsenso, in quanto ciò che è selettivo non è certamente integro e ciò che non è integro esclude sempre qualcuno o qualcosa.

Diciamo spesso che abbiamo bisogno di Amore, ma come può l’Amore essere un bisogno?

Avere bisogno di qualcosa o di qualcuno – direi che è evidente – ci rende ugualmente dipendenti e subordinati, quindi schiavi e, come già considerato, né la schiavitù, né la dipendenza possono avere nulla a che fare con l’Amore Incondizionato, sinonimo di Libertà assoluta. Se c’è un bisogno, quello nasce sicuramente nella mente, non è certo generato dall’Amore.

Ricapitolando: L’Amore non è selettivo, non è memoria e dunque non è passato; non è futuro, non è immaginazione, non è bisogno, non è schiavitù, non è movimento del pensiero.

E’ possibile, allora, che l’Amore sia desiderio di gratificazione o appagamento?

Certamente, per chiunque abbia “amato” qualcosa o qualcuno, è ben evidente che quando ci si sente innamorati il mondo intero sembra partecipare alla bellezza e alla grandiosità del sentimento che proviamo. Questo è estremamente appagante e gratificante, ma non è che una semplice conseguenza dello stato “emotivo” in cui versiamo. Infatti, è senz’altro vero che, quando ci sentiamo innamorati, tutto ci sembra più bello, addirittura meraviglioso, ma è vero anche che se cerchiamo di conquistare o di mantenere a tutti i costi tali sensazioni e visioni idilliache, entriamo immediatamente in una spirale di conflitto e paura… di perdere l’oggetto, o gli oggetti, di tale benessere. Dunque, non è possibile amare a comando, non è possibile trattenere, non è possibile conquistare, ma non è nemmeno possibile “spegnere” l’Amore a piacimento; l’Amore, pertanto, non è qualcosa che possiamo ottenere con la volontà o che possiamo controllare, a prescindere dal desiderio di appagamento e dalle aspettative che potremmo alimentare in noi.

Può esserci una relazione tra l’Amore e il possesso? E tra Amore e gelosia?

Il possesso rende “esclusivo” ciò che è posseduto, mentre la gelosia non è che un travestimento che la paura indossa. Direi che è piuttosto evidente come il possesso e la gelosia vadano sempre a braccetto; ma direi che è ugualmente evidente come attività così separative e limitanti non possano avere nulla a che fare con ciò che mai pone condizioni, che mai teme alcunché, che mai pretende, che mai trattiene. Risulta evidente, quindi, che se c’è possessività non c’è Amore, che se c’è gelosia, ugualmente, non c’è Amore… ma il ricatto, probabilmente, sì. Potrà mai il ricatto essere Amore? Lascio volentieri a te la risposta.

Ma se l’Amore non è selettivo, non è memoria e dunque non è passato, non è futuro, non è immaginazione, non è bisogno, non è schiavitù, non è movimento del pensiero, non è desiderio di appagamento e gratificazione, non è oggetto di volontà, non è possesso, ne’ controllo, ne’ paura… ma allora che cos’è?

La risposta più sincera è più sensata che potremmo dare è: Non lo so.

Se io non so cosa sia l’Amore Incondizionato… significa che, per me, tale Amore è l’Ignoto, il non-conosciuto… cioè uno stato di non-mente. Quindi Amore potrebbe proprio essere una condizione di non-mente, una condizione in cui definizioni, giudizi, preferenze, valutazioni, giustificazioni, desideri, aspettative e il resto della chincaglieria mentale sono assenti. Si potrebbe allora affermare che se c’è Amore non c’è mente, oppure, che se c’è mente non c’è Amore. In altre parole, Amore è tutto ciò che c’è, una volta che l’attività del pensiero si è finalmente dissolta.

Solo la mente può generare paura e gelosia, solo la mente desidera e si crea aspettative, solo la mente giudica e preferisce, solo la mente è selettiva e possessiva… l’Amore Incondizionato mai. Solo la mente si muove nel tempo ed è limitata, separa, confronta e classifica…

L’Amore non nasce, né muore, né ha limite alcuno. L’Amore può solamente Essere Amore, Essere Ciò che E’, Essere Sé stesso, sempre e comunque. Non ha altra scelta, o, meglio, non ha scelta alcuna… perché L’Amore… semplicemente… E’.

Ma allora, ogni volta che abbiamo detto “ti amo” a qualcuno, in realtà… cosa stavamo intendendo?

A questa domanda, come sempre, puoi rispondere solamente Tu. Grazie.

Con Affetto, Sid… Love*

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