Siamo tutti interconnessi.

La prova scientifica che siamo tutti interconnessi.

La materia non è solida, non è separata (ci indica la fisica quantistica) quindi, sul piano sostanziale, non siamo compartimenti stagni, ma siamo tutti interconnessi: una rivoluzione di percezione e di conoscenza, che ancora pochi sono disposti ad affrontare, perché i vari dogmi religiosi e “scientifici” lo impediscono.

Siamo stati condizionati a dover (e voler) preferibilmente credere, non a voler conoscere. Ad avere prima una spiegazione comprensibile alla mente lineare (e alla sfera emozionale) e poi, eventualmente, fare l’esperienza, anziché al contrario e, quindi, dedurre dalla esperienza, porsi domande dalla esperienza.

Si predilige “spiegare” preventivamente a tutti (tradotto = al gregge), anziché conoscere (attraverso l’esperienza) e far conoscere.

Nel seguito, due note interessanti che traduco e che sono relative ad un video informativo del sito collegato a Gregg Braden. Lo posto a compendio di ciò che comunico nella sezione della mia proposta sui trattamenti di cui mi occupo: quelli di riequilibrio energetico con SCIO (Scientific Consciousness Interface Operation) anche in remoto.

Detto questo, per ciò che riguarda specificatamente i miei trattamenti, come sempre ripetuto negli articoli sul tema, si tratta di proposte e informazioni per la conoscenza, riflessione, esperienza e testimonianze dirette e non sostituzioni di percorso medico o “scientifico ortodosso” che il soggetto abbia in corso o decida e non offrono uniche e assolute soluzioni, né miracoli, tanto meno diagnosi cliniche .

David Icke è tra le personalità di punta (e tra le più attaccate) che in questi decenni hanno ricordato come il blocco della percezione sia la chiave per comprendere i vari perché della nostra storia, situazione, sofferenza e schiavitù ( e della disgrazia della nostra vita “sociale”…)

E’ il cambio di paradigma di cui si parla da anni, ma su cui, probabilmente, ancora si spendono più parole che esperienza… siamo da lungo tempo in una prigione percettiva, in una bolla (pensiamo anche all’economia…) di grande sofferenza, grande ingiustizia, grandi paure, grandi malattie… grande illusione.

Nel seguito la mia traduzione e sintesi:

Nel 1997, un esperimento condotto all’Università di Ginevra, provò che la materia può avere collegamenti non fisici.

Venne separato un singolo fotone, diviso in due: le due particelle vennero collocate a 14 miglia di distanza tra loro.

Nonostante la distanza, le particelle reagirono esattamente nello stesso modo, agli stimoli esterni.

Se una particella veniva fatta ruotare a mezzo di una forza magnetica, l’altra faceva lo stesso esattamente nello stesso momento.

Questo fenomeno è noto come “entanglement quantico” (coinvolgimento/groviglio quantico), cosa che inquieta i fisici.

Einstein si riferì a quest’effetto come: “la spaventosa reazione a distanza”

Se le particelle stanno comunicando, questo messaggio dovrebbe viaggiare più veloce della velocità della luce.

La conclusione più logica è che esse sono collegate, come parte dello stesso campo energetico. Tale campo contraddice molte delle nostre attuali credenze su ciò che è il tempo e lo spazio.

Durante il big bang, tutta la materia dell’universo ebbe origine da una sola fonte. Tutta la materia nell’universo, viene diffusa a grandi distanze. Tutte le cose fisiche sono “aggrovigliate” (entangled) a livello quantico.

E ognuno di noi, in qualche modo, è collegato all’altro e all’intero universo.

Gregg Braden

Fonte: https://www.gaia.com/series/missing-links?utm_source=facebook%2Borganic&utm_medium=gaia&utm_term=video&utm_campaign=evergreen&ch=st

Traduzione di Cristina Bassi, per www.thelivingspirits.net

Fonte dell’articolo in italiano: https://www.thelivingspirits.net/la-prova-scientifica-che-siamo-tutti-interconnessi/

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