Vuoto.
«Il vuoto è una modalità della percezione, un modo di guardare all’esperienza. Non aggiunge nulla — e non toglie nulla — ai dati grezzi degli eventi fisici e mentali.
Si guardano gli eventi che si manifestano nella mente e nei sensi, senza pensare se ci sia o meno qualcosa dietro di essi.
Questa modalità si chiama ”vuoto“, perché è vuoto dei presupposti che di solito aggiungiamo all’esperienza al fine di darle un senso: le storie e le visioni del mondo che ci creiamo per spiegare chi siamo noi e che cos’è il mondo in cui viviamo.
Anche se queste storie e punti di vista hanno una loro utilità, il Buddha si avvide che le domande che sollevano sulla nostra vera identità e sulla realtà del mondo distolgono l’attenzione dall’esperienza diretta di come gli eventi si influenzino l’un l’altro nell’immediato presente.
Così si mettono in mezzo quando cerchiamo di capire e risolvere il problema della sofferenza».
Thanissaro Bhikkhu