L’unicità dell’Essere Umano.

L’Origine dell’unicità dell’Essere Umano.

Le emozioni sviluppano in ogni individuo la capacità del Sentire: un Senso che permette di avvertire cosa accade nel mondo interiore e, di conseguenza, in quello esteriore. Ogni individuo, con la sua propria Visione del mondo, genera la propria soggettività. […]

“Le emozioni sono informazioni molto sofisticate che ci mettono in contatto con i nostri stati d’animo attraverso il Sentire (non l’intuire e neanche il percepire, che riguarda i cinque sensi) ciò che arriva dal mondo interiore. […] Si può comunicare con il mondo emotivo – ritenendolo una straordinaria fonte di ricchezza, che muove corde indispensabili – oppure si può scegliere di prendere le distanze da esso per paura, imparando a liberarsi dai suoi contenuti facendoli esplodere all’esterno o congelandoli all’interno, impedendo così il loro libero fluire. Le emozioni hanno il compito di mantenere il contatto tra la parte istintuale e quella cognitiva dell’essere umano, e ne permettono l’equilibrio psichico. […] Lidia Fassio

Nel percorso del Lavoro su di Sé spesso si cade nell’errore della repressione delle emozioni, rimanendo su un livello superficiale che non apporta alcun beneficio, anzi! Il nucleo, invece, si trova proprio nello sviluppare quella particolare capacità del Sentire le emozioni chiaramente, diventando sensibili al proprio mondo interiore, senza più subirlo.

Questo senso molto sottile e importante ci connette alla nostra unicità, alla particolare Visione che l’universo ha riposto solo e solamente in noi e in nessun altro. L’acquisirlo innesca conseguenze importantissime nella nostra vita, poiché ci mette in contatto con le nostre Qualità, offrendoci l’opportunità di poterle Agire nella pratica, realizzando la nostra Essenza più profonda.

Nella nostra psiche convivono due logiche, quella razionale e quella emozionale. La prima è una logica maschile, mentre la seconda è femminile, nel senso che canalizza l’energia dell’Eros preposta all’integrazione e all’inclusione, piuttosto che all’esclusione di certi contenuti. In sostanza, è una logica del tutto alternativa a quella della parte che, invece, genera separazione, competizione, e frammentazione.

Senza ombra di dubbio, la parte emozionale è meno logica o, almeno, non lo è nel senso comunemente dato alla parola. Per questa ragione viene comunemente considerata irrazionale, sebbene prenda semplicemente in considerazione un altro modello di lettura della realtà che non nega la ragione, anzi, la include e la supera lasciandosi influenzare dal sentimento.

Quando in un individuo emerge l’irrazionalità, però, si è di fronte ad una gestione disorganizzata delle emozioni. Ogni potenzialità, infatti, evidenzia la complessità e l’intento della psiche, che vuole armonizzare tutte le parti. Se, però, alcune funzioni prendono il sopravvento sulle altre, danno origine a uno stato disfunzionale, nel quale i contenuti si manifestano in maniera grezza, poco civile e per nulla armoniosa.

Quando la parte emotiva ha un peso eccessivo non riesce a integrarsi con la ragione che, a sua volta, è incapace di mediare con ciò che prorompe dall’inconscio. Un’esasperazione analoga la troviamo anche nelle persone iper-razionali, che presentano stati di freddezza e distacco per niente rassicuranti.

Se la pura ragione non viene a patti con il sentimento, che assicura comportamenti basati su valori personali, essa rimarrà comunque uno strumento efficace, ma renderà la persona incapace di provare empatia.

Le emozioni sono il linguaggio della funzione sentimento, ma un eccesso di emotività è indice di una difesa eretta a protezione del sistema stesso. In effetti, la troppa emotività spinge le persone a evitare ciò che considerano pericoloso, poiché credono di non avere la forza per affrontare e sostenere ciò che la vita propone. Tutte le funzioni della psiche, d’altra parte, sono meravigliose, se collaborano tra loro, ma quando una è in esubero e deborda mette in scacco la propria complementare, finendo per monopolizzare l’intero sistema.

La parola chiave è Osservazione.

Attraverso il percorso di Risveglio, noi sviluppiamo la base per porre tutte le nostre parti in equilibrio, creiamo il cosiddetto Padrone di Casa, una Presenza salda e integra che non lascia a nessuna parte di noi la possibilità di prendere il sopravvento, creando il famoso Centro di Gravità Permanente.

Dobbiamo però essere coscienti di tutte le parti che ci formano, del come si sono strutturate e organizzate, per poter svolgere un lavoro libero dal giudizio ed entrare nella comprensione: ognuno di noi, da quando è venuto al mondo, ha organizzato – inconsapevolmente – tutto il suo organismo, adattandosi alle leggi di sopravvivenza che questo piano impone.

Sono condizioni perfette per svolgere il lavoro che l’Anima ha scelto di compiere in questa esistenza. Entrare nell’accettazione della Perfezione vuol dire proprio riconoscere che la nostra storia, quella della nostra famiglia, i nostri genitori, il luogo in cui siamo nati, il nostro lavoro, etc.. in ogni istante ci offrono il massimo amore possibile per la nostra evoluzione. E’ un incastro perfetto, creato da un’Intelligenza Divina che non possiamo comprendere: possiamo solo af-Fidarci al Mistero che stiamo vivendo.

L’emozione è il naturale sbocco dell’energia interna e non può esserci comunicazione autentica se non entriamo in contatto con questa parte che, tra le altre cose, aiuta a superare i conflitti. Per stare pienamente bene, in altre parole, bisogna vivere pienamente le emozioni: piangere, ridere, appassionarsi e addirittura arrabbiarsi, se è il caso di farlo. Ciò significa essere in salute, perché attraverso il sentire si entra in relazione con se stessi e con gli altri e ci si predispone a vivere rapporti autentici. […]

L’immensa meraviglia di questo ingranaggio perfetto è che ci rende tutti connessi, restano Unici e Irripetibili, senza isolarci ma, anzi, attraverso il sano vivere le emozioni, noi sviluppiamo la preziosissima capacità dell’essere empatici: un contatto di Cuore che ci fa entrare nella sfera emotiva dell’altro, senza invaderlo, ma condividendone lo Stato Interiore.

Le emozioni hanno tonalità variabili e si intrecciano indissolubilmente con la nostra parte cognitiva. Da questo magico incontro derivano la soggettività e l’unicità di ogni essere umano.

Daniel Goleman ha sfatato la vecchia idea che vedeva l’intelligenza come una funzione puramente mentale e razionale e le emozioni come qualcosa di disturbante e, senza dubbio, inferiore alla parte cognitiva. Oggi sappiamo che, al contrario, esse sono fondamentali per star bene con se stessi e con gli altri e offrono un notevole contributo all’intelligenza, perché suscitano empatia, che favorisce la comprensione nei confronti degli altri. […]

Daniela Castellani

Fonte articolo completo: http://donneincerchio.blogspot.com/2015/04/lorigine-dellunicita-dellessere-umano.html
Riduzione a cura di: UnicaCoscienza.org

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