Wayne Dyer: Sicurezza esterna ed interiore.

La Sicurezza Esterna e la Sicurezza Interiore.

Un tempo, a scuola, hai imparato come si fa un tema. Ti hanno insegnato che occorre una buona introduzione, un corpo bene articolato e una conclusione. È probabile che, purtroppo, tu abbia dato questa stessa struttura anche alla tua vita, vedendo la vita come una specie di tema.

L’introduzione è stata la tua infanzia, allorché ti preparavi a diventare una persona; il corpo è la tua vita da adulto, organizzata e pianificata in vista della conclusione, che sarebbe l’andata in pensione e una fine felice.

Tutto questo programmare t’impedisce di vivere nel presente. Secondo un tale programma, per vivere occorre la garanzia che tutto vada sempre bene. Ora, la sicurezza, che è poi il fine di tutto il programma, va bene per i cadaveri.

Sicurezza significa sapere ciò che sta per succedere. Sicurezza significa niente emozioni, niente rischi, niente sfide. Sicurezza significa niente crescita e niente crescita vuol dire morte.

Finché sei su questa terra e il sistema resta qual è, sicurezza non ne avrai mai. E anche se non fosse un mito, sarebbe pur sempre un modo orribile di vivere.

La certezza elimina le emozioni… e la crescita. Il termine “sicurezza”, nel senso in cui viene qui adoperato, designa certe garanzie esterne o esteriori, possessi quali il denaro, una casa e un’automobile, baluardi quali un lavoro o una posizione sociale di riguardo.

Ma vi è un altro tipo di sicurezza che vale la pena di perseguire ed è la sicurezza interiore, che consta nella fiducia in se stessi, nel sapere che, qualsiasi cosa accada, si saprà farvi fronte. Questa è l’unica vera sicurezza durevole.

Le cose potranno anche andar male, una depressione economica potrà anche prosciugare tutti i tuoi averi, potrai anche perdere la casa, ma tu, tu ti sentirai come una roccia, intatto nel senso del tuo proprio valore. Tale è la fede in te stesso e nella tua forza interiore, che negli oggetti o negli altri potrai ravvisare dei semplici accessori, piacevoli, ma non indispensabili.

Un’altra definizione della sicurezza è, dunque, la coscienza di saper far fronte a tutto, compresa la mancanza della sicurezza esterna.

Non cadere nel tranello della sicurezza esterna, perché ti toglie ogni capacità di vivere, crescere e realizzarti.

Osserva coloro che ne sono privi e che non hanno mappe su cui sia già stato scritto tutto. Forse è gente che non si è lasciata allettare dall’esca; può almeno tentare nuove vie ed evitare il tranello di dover sempre tenersi sul sicuro.

“Un giorno me ne andrò
per essere libero
e lasciare agli sterili
la loro sicura sterilità.
Senza lasciare recapito partirò
e attraverserò un arido deserto per
scaricarvi il mondo. Poi andrò qua e
là, leggero come un Atlante
disoccupato.”
James Kavanaugh

Tratto da: “Le vostre zone erronee”, di Wayne W. Dyer

Fonte: http://www.lorecalle.it/?p=391

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