Gangaji: Sei già chi sei.

Naturalmente sei già chi sei.

“Sei già naturalmente chi sei. Ma quando cerchi continuamente di evitare, combattere, negare o drammatizzare il dolore o la sofferenza nella tua vita, trascuri ciò che è sempre libero da ciò”. Gangaji

La vera conseguenza di trascurare chi sei veramente e per natura, è che rimani intrappolato nella dolorosa trappola della “storia di me”. Indipendentemente dal fatto che la storia sia relativamente positiva o negativa, potresti consumarti nel tentativo di sfuggire al dolore ed alla sofferenza che stai vivendo o nel tentativo di trovare un piacere più grande.

La ricerca di qualsiasi forma di fuga ci mantiene nella spirale della sofferenza e non ci consente di fermarci ed essere semplicemente noi stessi. Insieme, abbiamo l’opportunità di indagare su ciò che perpetua questa “storia di me”. Se sei disposto, puoi effettivamente aprirti a ciò che hai evitato, a ciò che hai trascurato: la tua totalità.

Per l’auto-indagine, la volontà è fondamentale. La tua disponibilità a dire la verità e a prestare molta attenzione alla tua esperienza diretta è essenziale. L’auto-indagine non riguarda ciò che pensi di dover sperimentare, ma ciò che stai effettivamente vivendo.

Anche di fronte alla resistenza, puoi aprire la porta della tua stessa volontà essendo semplicemente  disponibile a sperimentare completamente tale resistenza.

Durante il periodo in cui ti concentri su questa indagine, metti da parte o sospendi qualsiasi giudizio. Non esiste un modo corretto o giusto di sentirsi. Mentre ti rilassi, respirando, possono sorgere diverse sensazioni, il respiro può rallentare o accelerare; va tutto bene. In verità, c’è spazio per ogni sentimento, per ogni esperienza.

Per il nostro scopo, che è di scoprire la realizzazione naturale, non esiste una risposta scorretta o sbagliata. È una capacità che hai già: la capacità di dire la verità. Puoi riconoscere e notare verità semplici come “i miei visceri sono tesi” o “mi fa male la testa” o “oh, i miei organi sono rilassati”.

Nel riconoscere il senso di oppressione (o qualsiasi esperienza), senza giudicare tale senso di oppressione come giusto o sbagliato, la tua mente può aprirsi naturalmente.

Mentre leggi questa pagina, datti il permesso di essere semplicemente e facilmente qui, completamente. Sei qui, ma puoi portare qui tutti i tuoi pensieri riguardo un luogo diverso e tutte le tue speranze di trovare un luogo diverso, in modo da essere completamente qui.

Stai sviluppando un muscolo mentale meditativo o auto-riflettente. Questo muscolo mentale sostiene il riconoscimento della tua capacità di scoprire modi di vivere infinitamente più profondi e appaganti. Stai riconoscendo la naturale realizzazione interiore.

Se qualcosa ti sembra troppo, in qualsiasi momento, puoi semplicemente ritirarti. Puoi prenderti un momento per fermarti. Puoi restare immobile con tutto ciò. Puoi tirarti indietro e rilassarti. Puoi riconoscere dove potrebbe esserci tensione. Puoi sospendere qualsiasi giudizio su quella tensione ed essere semplicemente qui, pienamente, completamente e più profondamente all’interno.

Gangaji

Traduzione di UnicaCoscienza.

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