Può l’umanità liberarsi dai condizionamenti?
«Allora cosa si deve fare? Capisci? La casa è in fiamme, non solo la tua casetta ma anche la casa del tuo vicino, che sia a diecimila miglia di distanza o appena oltre la siepe. Il mondo è in fiamme e tu devi fare qualcosa, non dire: “Bene, la Gita dice questo o l’Upanishad dice quello, o Sankara dice questo”. Questo non ha più significato – e dubito che avessero significato anche in passato.
Quindi ci troviamo di fronte, di fronte con un problema di un uomo che è completamente perso, incerto. Dice: ‘Dove devo rivolgermi?’
Le chiese hanno fallito, i guru hanno fallito, l’istruzione non ha significato, la politica è solo una faccenda sporca, quindi dice: “Cosa devo fare? Dove devo guardare?” Stai seguendo tutto questo? Stai seguendo tutto questo?
Quindi, osserva, prima che l’uomo facesse affidamento sul suo ambiente per esserne modellato. La società lo ha plasmato, la cultura lo ha plasmato, le pressioni economiche, il clima, quello che mangia lo hanno condizionato.
Siete condizionati come indù, credete in qualcosa e ci credete perché siete appena stati educati, questa è propaganda; è stato detto da tuo padre, dal tuo vicino, da tua zia, dalla tua società, credi – e fin dall’infanzia sei cresciuto in quel modo e credi. Nel mondo cattolico sta accadendo la stessa cosa: la propaganda, la ripetizione ha condizionato gli esseri umani. Capisci?
Perché ti definisci indù e qualcun altro musulmano o buddista? Perché gli è stato detto. Sei un indù, comportati come un indù – Dio sa cosa significa ma comportati così, pensa così. Quindi sei condizionato e quando sei condizionato sei separato dalle altre entità condizionate. Capisci?
Se mi definisco indù – cosa che non faccio – se mi definisco indù, indiano, patriottico, sventolando la bandiera e tutta quella putrefazione di Tommy e tu musulmano, dov’è il nostro rapporto tra te e me? Ci combattiamo, ci uccidiamo perché io credo in una cosa e tu credi in un’altra.
Quindi qualsiasi forma di condizionamento deve dividere le persone. L’hai capito? È un po’ chiaro?»
Jiddu Krishnamurti
Students Talk 1, Rajghat, India – 23 November 1969
Fonte:http://legacy.jkrishnamurti.org/it/
Traduzione: UnicaCoscienza
